Uffici postali al collasso per interruzione procedura Sdp

Mercoledì 1 Giugno 2011 rimarrà una data memorabile negli annali di Poste Italiane: è infatti la prima volta che per quasi l’intero orario di lavoro gli uffici postali non hanno potuto erogare i servizi peraltro nella giornata di massimo affollamento per il pagamento di pensioni. L’Slp Cisl aveva nei mesi scorsi protestato per le anomalie nell’implementazione del Crm (gestione cliente) e Sdp (sportelleria)  ovvero Service Delivery Platform, invitando l’azienda a rallentare le implementazioni e risolvere prima le anomalie di funzionamento. La Dirigenza aveva rallentato e poi assicurato sulla funzionalità degli applicativi, ma un conto e’ collegare e sperimentare computer nuovi tra i vari piani di Viale Europa a Roma un conto è collegare decine di migliaia di sportelli in un’Italia dove in molte zone non esiste ancora l’Adsl. “Si sta verificando quello che noi avevamo previsto e denunciato mesi fa’ – afferma il Segretario Regionale Slpl Cisl Giuseppe Lanzafame – il collasso per le continue interruzioni di linea della procedura  del nuovo sistema informatico (Sdp) da poco inserito negli uffici postali di questa Provincia e di quasi tutto il territorio Nazionale. Nei primi giorni del mese oltre alle abituali procedure della clientela, si pagano anche  le pensioni Inps e gli uffici sono già pieni senza bisogno delle criticità del nuovo sistema e la clientela è costretta a stare in attesa ore, con la speranza che  arrivi la linea. I direttori e gli sportellisti sono ormai esausti “sull’orlo di una crisi di nervi”continua il sindacalista visto che vengono talvolta insultati dalla clientela che, giustamente, non comprende i motivi della interruzione o lentezza  della linea e li addebita a chi si trova di fronte. La situazione è insostenibile e a pagarne le conseguenze sono i cittadini e l’ormai esausti lavoratori costretti anche a prestazioni straordinarie per poter smaltire le interminabili code. Lo spirito di sacrificio e il senso di responsabilità dei lavoratori non basta più. Se non ci saranno risposte che garantiscono la qualità del servizio e il ripristino della serenità dei lavoratori, conclude Lanzafamel’Slp Cisl intraprenderà azioni di lotta per garantire efficienza e  tranquillità ormai  latitanti da troppo tempo”.