Batterio killer, lo sterminatore è arrivato in Italia

Il batterio di E.coli, produttore di tossine, è arrivato in Italia. E’ stato rintracciato, da fonti del Ministero della Salute, su un salame di cervo prodotto in Italia, ma appare “altamente improbabile” che possano esserci collegamenti con il focolaio di infezione in Germania. Il ministero – precisando che non si registrano casi di malati in Italia – spiega in una nota che sono in corso indagini sul salame, ma “qualsiasi correlazione con l’epidemia nella zona di Amburgo è comunque altamente improbabile sia per la tipologia del prodotto, sia per la zona di provenienza”. I Paesi in cui si è diffuso il contagio sono oramai dodici: oltre alla Germania e alla Svezia, Austria, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Olanda, Norvegia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti. Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha ribadito oggi che in Italia “la situazione è sotto controllo, non deve generare allarmismi e non deve modificare le nostre abitudini alimentari, a cominciare dal consumo di verdura e frutta cruda dopo averla lavata”. “Sinora non è giunta alcuna segnalazione di infezione da parte di questo ceppo di batterio E.coli, né nella popolazione italiana residente, né in turisti provenienti dalla Germania – ha spiegato Fazio – poiché la quasi totalità dei casi di infezione è circoscritta alla zona di Amburgo, consiglio solo ai cittadini italiani che debbono proprio recarsi nel Nord della Germania di non consumare in loco verdura e frutta crude e di non bere acqua di rubinetto, finché la causa dell’epidemia non sarà stata accertata”. Lunedì Fazio si riunirà in Lussemburgo con i ministri della Salute degli altri Paesi europei per affrontare l’emergenza.