Prodi sulla strada di Berlusconi per la Presidenza della Repubblica

L’ex premier Romano Prodi, sempre più presente nelle piazze e sui palchi della politica nazionale. E per i ben informati il segno è chiaro: Prodi successore di Napolitano alla Presidenza della Repubblica. “Sarebbe soltanto un bene per il Paese”, dicono all’unisono i fedelissimi dell’ex Premier, sperando che il tempo e l’affetto dei sostenitori spingano il Professore a riaprire una porta chiusa qualche anno fa. Basta ripercorrere i passi fatti dall’ex premier negli ultimi mesi per rendersi conto che quella di Prodi, ciclista esperto, è una lenta ma costante pedalata verso il gruppo di testa. La prima tappa, lo scorso 13 febbraio, a Milano. Il Professore arriva a sorpresa alla marcia per difendere la dignità delle donne dopo gli scandali a sfondo sessuale che hanno coinvolto Silvio Berlusconi. “Un grande segnale al risveglio dell’Italia”, sussurra lui, stretto tra le sostenitrici che lo applaudono. Un paio di settimane dopo, in un’intervista a Famiglia Cristiana, decide di raccontare senza falsi pudori come stanno le cose: “Ormai non posso nemmeno scendere in strada. La gente mi riconosce e mi chiede di tornare”. Le altre tappe sono cronaca recente: l’acclamazione in piazza Maggiore al comizio finale di Virginio Merola, la festa dopo i ballottaggi al Pantheon di Roma con il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e il ricevimento al Quirinale durante il quale l’ex premier, con l’inseparabile moglie Flavia, avrebbe anche parlato cordialmente con il ministro Giulio Tremonti. L’ex premier, al Pantheon, ha ribadito la linea: “Non ritorno in campo, mantengo la decisione”. Ma proprio Prodi potrebbe sbarrare a Silvio Berlusconi la strada perla Presidenza della Repubblica. “Il Professore ha superato le ritrosie ed è tornato perché la gente glielo chiedeva con troppa insistenza per deluderla — spiega Sandra Zampa, Democratica e braccio destro del “mortadella” — ha dato un segnale per dire che nell’emergenza in cui versa il Paese lui c’è”. Il consigliere-pivot Angelo Rovati è anche più chiaro. “Come elettore del Pd sono felicissimo di rivedere Romano in piazza, lui è una risorsa per il Paese come ce ne sono pochi”. Anche in vista della successione a Giorgio Napolitano, come suggerisce l’altro amico ex cestista, Renato Villalta. “Romano è l’unico che sa quello che vuol fare, a me non ne ha parlato — racconta l’ex giocatore Virtus — ma lo vedrei benissimo al Quirinale, una persona come lui farebbe del bene all’Italia”. Speranze condivise da Gianni Pecci, storico inventore del pullman del ’96. “Dopo l’uscita di scena è passato tempo e credo ci siano le condizioni per cui il Professore possa avere il ruolo che gli spetta per la sua storia: è assolutamente auspicabile un Presidente della Repubblica come Romano Prodi”.