Nel Veneto sostanziale pareggio

Rovigo, unico capoluogo del Veneto chiamato alle urne, passa al centrodestra. Un risultato che esce da un testa a testa che ha ricordato le precedenti amministrative quando Fausto Merchiori, del Pd, aveva vinto con soli 23 voti di vantaggio. Oggi al ballottaggio Bruno Piva, medico e cultore del rugby nella città dei “bersaglieri”, ha vinto con un 51% dei consensi e un distacco di 512 preferenze sugli oltre 25.600 voti pari al 60% degli aventi diritto. Al 49%, forse vittima di una campagna elettorale viziata dalle polemiche interne, si è fermato Federico Frigato. Se il centrosinistra a Rovigo piange, nella vicina Chioggia (VE) festeggia con l’inedita alleanza con l’Udc. Giuseppe Casson, l’uomo del partito di Casini, vince con un 58,9% dei voti il ballottaggio su Beniamino Boscolo Capon che si ferma al 41,1%. Chioggia che era in mano a PdL e Lega Nord dopo una stagione di confronti interni aveva visto crollare la giunta e l’arrivo del commissario prefettizio. Al primo turno Boscolo Capon si è presentato per il PdL mentre la Lega ha corso con Massimo Malaspina. Ci è voluto il ballottaggio per ricostituire l’accordo ma non è bastato. E Casson commenta “abbiamo fatto un risultato storico perchè è la dimostrazione – avverte – che la città vuole rinascere ed oggi Chioggia rinasce grazie alla sua gente». La Lega, da parte sua, canta vittoria per la conquista di Montebelluna (TV) con Marzio Favero il “filosofo” del Carroccio vicinissimo al Governatore Luca Zaia. Favero, con il 52,2% dei consensi, vince su Lucio de Bortoli del Pd che si ferma al 47,8%. La Lega vince nonostante un astensionismo oltre il 40% ma soprattutto strappa Montebelluna a Laura Puppato che qui nove anni fa ha iniziato la sua “corsa” che l’ha portato ad essere capogruppo del Pd in Regione Veneto. Il Pd comunque conquista Cavarzere, nel veneziano, ed Este nel padovano. A guidare i due comuni saranno rispettivamente Henri Tommasi che ha superato il sindaco uscente Pier Luigi Parisotto e Giancarlo Piva che ha superato la leghista Paola Goisis. La Lega si ferma anche in quello che fu un suo feudo della prima ora, Oderzo (TV), dove la scalata di Michela Durante si arresta davanti alla riconferma del sindaco uscente Pietro Dalla Libera che ha corso con una sua civica. Nel padovano, ad Abano Terme, sbarca l’ex sindaco di Montegrotto Luca Claudio che con una lista di destra sovverte l’indirizzo del primo turno superando il candidato del Pd Giampietro Bano. Infine ad Adria in provincia di Rovigo il PdL si riconferma alla guida della città con il sindaco uscente Massimo “Bobo” Barbujani su Paolo Ruzza del centrosinistra. Se il governatore Luca Zaia augura “a tutti i sindaci scelti dalle varie comunità venete cinque anni di buon lavoro” ed evidenzia i successi ottenuti a Rovigo e Montebelluna, Rosanna Filippin, segretario veneto del Pd, rileva che “nel Paese c’è una voglia forte di cambiamento e il centrosinistra vince dove si attrezza per coglierlo”.