Napoli, scandalo usuraio milionario ma pensionato

Otto milioni di euro liquidi, punto di riferimento per decine di esercenti o imprenditori in difficoltà economica, ma per lo Stato una persona bisognosa a cui assegnare una pensione ed una indennità di accompagnamento. Il “fortunato”, si fa per dire, si chiama Mario Potenza, presunto usuraio del Pallonetto di Santa Lucia. L’Inps ogni mese stacca un assegno di cinquecento euro. Una pensione mensile per una invalidità ritenuta falsa, mentre sono in corso indagini anche su altre due forme di assistenza di cui avrebbe beneficiato: una pensione di “anzianità” e una “indennità di accompagnamento”, tanto per alleviare le condizioni di un ottantenne ritenuto alle prese con squilibri cardiaci. Cinquemila euro l’anno (solo per la pensione di invalidità) per un uomo anziano e alle prese – almeno sulla carta – con patologie croniche o handicap insuperabili. C’è anche questo nel fascicolo che vede indagato Mario Potenza, l’uomo che custodiva dietro le mattonelle di casa un capitale da sogno: otto milioni di euro, una somma da capogiro per chi non ha mai formalmente svolto attività professionali o commerciali redditizie. Su di lui si sono concentrate le indagini della Dia. In campo, gli uomini del vicequestore Maurizio Vallone che stanno passando al setaccio la vita del presunto usuraio, fino a riscontrare l’esistenza di un trattamento pensionistico che andava avanti da anni. Sospetti di truffa confezionata ad arte negli anni del grande sacco alle casse dell’Inps, indagini e accertamenti in corso.