Herat, la Difesa parla solo di feriti tra gli italiani

Dopo il rincorrersi di notizie allarmanti riguardanti vittime nel nostro contingente, il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto afferma che “non ci sono morti tra i soldati italiani. L’attacco è stato in varie parti della città, anche al palazzo del governatore, e si sta concludendo. Ci sono stati dei feriti. Appena avremo notizie dall’ospedale interno alla base daremo notizie”. Secondo fonti della Difesa, i feriti sono 15, di cui uno in condizioni molto gravi. Gli altri non sarebbero in pericolo di vita. In precedenza, la polizia afghana aveva dichiarato che vi sarebbero due morti e 26 i feriti. Per la tv satellitare Al Jazeera, il bilancio sarebbe ancor più drammatico: quattro soldati morti. Per Al Jazeera i feriti sarebbero invece 28, per lo più poliziotti. Un testimone, citato dall’agenzia Reuters, dice di aver visto i corpi di diversi soldati in uniformi straniere e del fumo provenire dalle vicinanze della base, nel centro di Herat. La Nato al momento conferma l’attacco, senza fornire altri dettagli. Secondo il ministero degli Interni afghano, almeno due kamikaze si sono fatti esplodere nei pressi della base, poi è iniziata una sparatoria che, secondo fonti qualificate, è ancora in corso. Un portavoce dei talebani, Qari Yousuf Ahmadi, rivendicando l’azione contro la base italiana, parla di quattro attentatori suicidi. Il capo della polizia locale, Farooq Kohistani, afferma che a Herat oggi ci sono stati due distinti attacchi, “un attacco suicida nei pressi del Prt e un secondo nel centro della città”.