Roma, il cerimoniere Bruno Vespa

Bruno Vespa, caricatura

Aspettavamo l’apertura di “Porta a Porta” con il canto di “Oh mia bella Madunina”, invece no, la solita apertura, la solita musica una inquadratura, un po’ in penombra e poi le luci sul nostro Presidente che era già seduto, solo, tanto che ci è venuto da pensare al “Cavaliere solitario.” L’entrata usuale di Vespa ha animato l’atmosfera, una serata tranquilla, almeno fino all’ora che l’abbiamo seguita, liscia come l’olio, sembrava quasi preparata, invece  no, perché sono arrivati i giornalisti, prima il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera, Il Mattino, hanno detto poco nulla ma hanno detto. Quello che ha detto tanto è stato il Presidente particolarmente dopo il primo collegamento che ha avuto inizio con la musichetta de “Oh mia bella Madunina”, una musica che trasporta e ti porta lontano, lontano nel tempo e ti fa divagare. Una serata serena, secondo le previsioni, una registrazione perfetta, musiche, luci, la sensazione che ti da una banda musicale su un palco all’aperto in una serata di festa, armoniosa, compatta diretta da un grande maestro, Bruno Vespa.

Filippo Stirparo