Cuneo, disponibilità per emergenza profughi

L’amministrazione comunale di Cuneo sta seguendo con estrema attenzione l’evolversi della vicenda dell’accoglienza di profughi provenienti dalla Libia. L’obiettivo è convocare a brevissimo un tavolo di coordinamento coinvolgendo tutti gli attori interessati alla vicenda e le associazioni di volontariato, per concordare una strategia di accoglienza per la cosiddetta “fase due”, ovvero quando dalla Commissione regionale ci saranno delle indicazioni più chiare e definite sullo status dei rifugiati. Attualmente, infatti, ad essi è assegnato semplicemente lo status di “profughi”: per questo sono in attesa di essere convocati a Torino per una valutazione della loro condizione e per  verificare se sussistono i presupposti per la concessione dell’asilo politico. Durante la “fase due”, nella quale è necessaria la chiarezza sulle competenze e sulle attribuzioni, il tavolo di coordinamento avrà il compito di sviluppare una rete di solidarietà indirizzata a chi otterrà asilo nel nostro Paese e si dimostrerà consenziente ad un inserimento sul territorio cuneese. Analizzata quindi la situazione non si ritiene che le strutture comunali inizialmente individuate siano idonee per la prima fase dell’accoglienza. “Come amministrazione siamo ben disponibili ad accogliere i rifugiati dalla Libia – dichiara il sindaco Alberto Valmaggia – perché è un atto di solidarietà dovuto. In via indicativa pensavamo di dare priorità ai nuclei familiari, in modo da poter predisporre un percorso di accoglienza finalizzato all’integrazione. Per questo ritengo sia fondamentale coinvolgere le numerose realtà del territorio che si occupano di volontariato, che sicuramente potranno far valere la propria esperienza e suggerire le soluzioni migliori per garantire ai profughi un’adeguata ospitalità, con prospettive di medio-lungo periodo e non mirate solamente a tamponare l’emergenza. Adesso aspettiamo le valutazioni della Commissione regionale per capire in modo chiaro lo status dei rifugiati e a che titolo debbano essere accolti, cercando anche di definire gli eventuali profili di responsabilità dell’operazione”.