Sara, zia Cosima si sente odiata

Avetrana scopre l’odio verso la dama nera, ora indagata per concorso in omicidio, sequestro di persona ed occultamento del cadavere della piccola nipotina Sara. Sassate, schiamazzi, urla ed insulti in via Deledda tant’è che recentemente ignoti le hanno scritto “pezzo di m…” sulla fiancata della Opel Astra. Lei “avverte” le voci che la vorrebbero in carcere…”la arrestano, stavolta la arrestano proprio”. Lei non può far altro che tirar giù le serrande. Se è innocente come dice, qualcuno dovrà pur risarcirla, un giorno o l’altro. Dalla morte di Sara Scazzi sono passati quasi nove mesi e la dama nera di Avetrana torna a parlare ai media quasi a discolparsi. “La morte di Sara, sicuramente, e poi l’avere appreso dell’accusa a Sabrina da parte di Michele. Quell’accusa che fa rimanere mia figlia in carcere innocente”. Sono i pensieri fissi nella sua mente e soprattutto il male interiore che le deriva dall’avvertire “l’odio della gente. Essere costretta alle visite in carcere alla propria figlia e al proprio marito. Sono circostanze e momenti dolorosi e molte volte insopportabili. Il mio futuro è finito…Ho perso una nipote che amavo come una figlia, per mano di mio marito. Ho una figlia in carcere ingiustamente. Cosa vuole che mi interessi il mio futuro?”. E poi il dramma di una famiglia “spaccata”: “ho la fortuna di avere mia sorella Emma che mi sostiene e mi aiuta”. E poi il pensiero all’altra sorella, la mamma di Sara con la quale è calato il gelo…