Salerno, difficoltà di conferimento allo Stir

In merito alle notizie apparse a mezzo stampa, dalla EcoAmbiente Salerno, la Società provinciale presieduta da Roberto Celano, che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, arrivano chiarimenti e precisazioni. “All’atto della presa in consegna dello Stir da parte del Commissario “ad acta” – dichiara l’Amministratore Delegato della Società provinciale, Gianluca de Santis – abbiamo trovato un impianto in condizioni pessime, a mezzo servizio, che poteva gestire soltanto 400 tonnellate al giorno. E siamo riusciti a portarlo alla “potenzialità di targa” di 1355 tonnellate/dia. Se avessimo maggiori flussi dal coordinamento regionale, non ci sarebbero attese allo Stir. Quello che abbiamo fatto è senza dubbio straordinario, senza siti di discarica, senza impianti di compostaggio e termovalorizzatori, senza dotazione economica, anche in estate e durante il periodo elettorale. Perciò, a mio avviso, o riceviamo maggiore evacuazione dai siti provinciali e regionali o è necessaria una maggiore dotazione finanziaria, che ci consenta di avere più lotti fuori della discarica. Fondamentale il pagamento da parte dei comuni”. Gli fa eco il vice Presidente, Mario Capo: “Rispetto alla massima criticità dei giorni scorsi, da oggi sono state ripristinate condizioni di maggiore agibilità allo Stir in quanto sono aumentati i conferimenti fuori regione, che dovrebbero consentire lo smaltimento finale all’impianto. Facciamo notare che certamente abbiamo provocato qualche disagio. Ma abbiamo preservato la provincia da una crisi emergenziale paragonabile a quella di Napoli. Tuttavia, il problema strutturale riguarda, invece, la realizzazione di un impianto transitorio, come potrebbe essere quello di Macchia Soprana, che possa far fronte alle enormi quantità di rifiuti fino alla realizzazione degli impianti di compostaggio e del termovalorizzatore”. “Inoltre – precisa il vice Presidente – ci stiamo attivando per realizzare un sistema per meglio determinare gli orari di conferimento allo Stir. E’ un’organizzazione di difficile attuazione, perché conosciamo le quantità che possiamo evacuare giorno per giorno, ma ci stiamo provando. Su Macchia Soprana la EcoAmbiente ha messo in campo tutte le azioni necessarie. Adesso saranno gli organi preposti, il Ministero dell’Ambiente e l’Arpac, a determinare se ci sono le condizioni per poter procedere ai conferimenti. Al termine, siamo fiduciosi di un esito positivo per poter utilizzare il sito, almeno per ora. Non avendo evacuazioni e non conoscendo la programmazione delle evacuazioni da parte della regione, non abbiamo altra strada. Ciò succede in tutti gli Stir della Campania. E noi abbiamo condizioni decisamente migliori degli altri Stir. Il momento di difficoltà dovrebbe però  responsabilizzare tutte le istituzioni, ed in particolare i comuni, che sono tenuti a comprendere che il ciclo dei rifiuti si mantiene su un ciclo economico autonomo. I mancati pagamenti alla società provinciale, aggravano il rallentamento del ciclo e le note difficoltà per l’evacuazione”.  Capo è infine voluto intervenire sulla vicenda del Consorzio di Bacino Salerno 3, replicando al Presidente Esposito in merito alla sentenza relativa ad Ergon: “Farebbe bene a leggere la sentenza del Tar, che ha confermato in pieno la correttezza dell’operato della provincia. Facciamo appello agli organi del consorzio per ripristinare le condizioni di legalità nel Vallo di Diano. E’ sconcertante come gli organi del Consorzio di Bacino Salerno 3 siano asserragliati a difendere un feudo, a dispetto degli delle leggi e delle decisioni della giustizia amministrativa, determinando con questo atteggiamento non solo palesi violazioni di legge ma le sofferenze di tanti lavoratori di quell’area, che a causa di questa gestione non percepiscono da mesi le loro spettanze”.