Mazzini e Savona, un legame intenso

In occasione del 150° anniversario della Repubblica Italiana, il Comitato di Savona della Società Dante Alighieri ha realizzato il libro “Mazzini e Savona” che sarà presentato giovedì 26 maggio 2011 alle ore 10:00 nella sala congressi della Sibilla nel Complesso Monumentale del Priamar, nell’ambito della manifestazioni promosse dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Savona in collaborazione con le associazioni culturali cittadine per ricordare l’unità d’Italia. Il libro è stato redatto da studiosi e storici quali Renzo Brunetti, dirigente nazionale dell’Istituto di Studi Mazziniani, Giovanni Gallotti, storico savonese, Rinaldo Massucco, Presidente della Consulta Culturale savonese, Sergio Giuliani, Vice presidente del Comitato di Savona della Dante Alighieri e da studenti di Istituti Superiori sotto la guida dei propri insegnanti : Liceo Scientifico Orazio Grassi, Liceo Della Rovere, Istituto Nautico Leon Pancaldo, Istituto Secondario Superiore Galileo Ferraris ITIS, Istituto di Istruzione Superiore Paolo Boselli e Leon Battista Alberti. Il testo ha una duplice valenza:  innanzi tutto la descrizione del contesto storico, quindi la città di Savona nel 1830, ritratta attraverso pubblicazioni e pubblicazioni, in secondo luogo l’esame della figura di Mazzini, la sua ideologia che divenne un vero e proprio progetto di vita, la cosiddetta “tempesta del dubbio”, fino alla rilettura dei “Diritti dell’uomo”, che fa conoscere ai giovani il traguardo raggiunto in quell’epoca nella affermazione dei principi universali di dignità e libertà. Alla presentazione del  libro è collegata la proiezione di un filmato realizzato a cura dei giovani studenti del Liceo della Rovere, coordinati dagli insegnanti Clara Cazzuli e Aldo Giacchello e con la partecipazione del coro dei bimbi diretto da  Liana Saviozzi. Dall’introduzione al libro, afferma Anna Maroscia presidente del Comitato di Savona della Dante Alighieri: “Celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia è un’occasione unica per recuperare la nostra memoria storica, che, criticamente vagliata, ci consente di guardare al futuro con sicura serenità. Il Comitato di Savona della Dante Alighieri ha deciso di cogliere questa circostanza per comunicare e per discuterne a vario titolo, ma ha cercato soprattutto la vicinanza con i giovani studenti. Si voleva infatti favorire un incontro ed uno scambio di idee, un veicolare informazioni che fosse fondato e piacevole da gestire, qualora fossero emerse anche  discrepanze di opinioni. Ci siamo soprattutto proposti la creazione di un modello di lettura degli eventi risorgimentali che non fosse enfatico e, soprattutto, abbiamo proposto di illustrare la figura di Giuseppe Mazzini, anche perché ligure e detenuto a Savona. Abbiamo voluto così che fosse ritrovato, rispetto ad attuali processi disintegrativi nell’àmbito sociale, una legittimazione delle istituzioni repubblicane, per lavorare sempre più e sempre meglio al raggiungimento dell’integrazione europea. Solo così, pensiamo, ci si può legittimamente sentire una nazione che attua la solidarietà, che non transige sull’imperativo morale dei “doveri” mazziniani  e che estende la partecipazione democratica alle grandi decisioni che ci attendono nel futuro ad una parte sempre più ampia e convinta del suo popolo cosciente. Mazzini anticipò, oltre all’unità d’Italia ,con visione profetica, gli Stati Uniti d’Europa; volle che i lavoratori si organizzassero in associazioni davvero solidali e capillarmente diffuse; pose come esigenza primaria, per ogni individuo, la cultura e  l’educazione ad essa conseguente; sostenne la parità di diritti e di doveri per gli uomini e per le donne; anticipò quel fenomeno economico, sociale e culturale che va sotto l’etichetta di “globalizzazione”; profetizzò l’esigenza della pace, della collaborazione e della fratellanza  come condizione per un progresso che fosse davvero altro da una crescita contraddittoria, confusa e affidata a disvalori.  Sognò, ma ad occhi aperti e sempre pagando di persona, di garantire alle future generazioni una patria unita, maggiori e coscienti diritti e un  più elevato livello di istruzione per creare una nazione non succube, ma protagonista con le altre della ascensione  della qualità del vivere umano. Con gli studenti delle scuole superiori di Savona ed anche di Mondovì (da tempo infatti collaboriamo fruttuosamente col comitato monregalese della “Dante Alighieri”), abbiamo redatto la  pubblicazione di questo libro, “Mazzini e Savona”.  Ringraziamo gli insegnanti che hanno guidato i ragazzi nel loro lavoro, la Fondazione De Mari, da sempre intelligentemente attenta e sensibile alle iniziative culturali e l’ Associazione Spedizionieri della provincia di Savona. Un grazie particolare  al Comune, che ci ospita nella bellissima sala della Sibilla sulla Fortezza del Priamar, a pochi passi dall’ancor vivo ricordo di Giuseppe Mazzini prigioniero nell’adiacente palazzo dei Colonnelli”.