Serre Vibonesi, disboscamento selvaggio

“I cittadini capistranesi non posso assistere per l’ennesima volta allo scempio di tutto il patrimonio montano”. E’ quanto riferisce in una nota Ivan Martino, esponente politico vicino al consigliere regionale della Calabria Ottavio Gaetano Bruni. “L’ennesimo taglio di legname destinato alla vendita assesterà un ulteriore colpo mortale all’ intero patrimonio forestale capistranese. Infatti già durante la scorsa stagione estiva la montagna è stata praticamente quasi sfregiata nel suo bellissimo paesaggio forestale e lasciata nel più completo abbandono. Come se ciò non bastasse si registra un’ulteriore avviso d’asta con protocollo n. 804 del 22/3/2011 pubblicato nel sito del Comune che annuncia l’ennesima vendita di legname pari a  5.434 soggetti arborei di cui: n. 3680 piante di pino laricio; n. 1752 piante di faggio; n. 2 piante di abete; n. 246 piante definite zero collocate presso la zona boschiva denominata “Coppari” con un prezzo base d’asta fissato in euro 80.526,00”. L’esponente politico si dichiara indignato dinnanzi all’ennesimo atto di distruzione del patrimonio forestale capistranese. “Non si può migliorare di poco o niente la situazione economica di un comune devastando il proprio habitat montano. Sarebbe così troppo facile amministrare colpendo il bene comune ambientale che appartiene alla storia di questi luoghi. Ci sono tanti Capistranesi che si ritengono sconcertati di questa situazione in quanto la nostra cara e amata montagna ha rappresentato da sempre il simbolo ed il fiore all’ occhiello di tutto il nostro territorio. Il sindaco dovrebbe spiegare ai capistranesi il motivo per il quale viene applicata l’aliquota massima a proposito del pagamento della tassa sulla spazzatura mentre, come se non bastasse, per trovare risorse aggiuntive si manda in fumo un intero patrimonio boschivo che è costato tanto impegno e dedizione agli operai forestali. E’ dovere di un buon primo cittadino consultare tutte le forze politiche locali e non limitare la partecipazione democratica dei cittadini nelle scelte più importanti che riguardano la collettività. L’attivista politico lancia un appello a tutti i capistranesi affinché ogni cittadino partecipi attivamente all’ elaborazione di un nuovo progetto politico che ridia occupazione e benessere ad un territorio che è sprofondato, purtroppo, da diverso tempo nel degrado più assoluto. Mettere i capistranesi dinnanzi a fatto compiuto non è certo sinonimo di buona amministrazione del territorio. Le risorse finanziare andrebbero ricercate specialmente presentando progetti adeguati (Fondi Por, Fondi Europei ecc…) alla Regione ed alla Provincia. Tutto ciò non rappresenta solo una questione di scelte politiche condivise e di democrazia partecipata, ma deve spingere tutti i quanti i capistranesi ad una forte presa di coscienza che possa permettere a questo paese di guardare ad un futuro migliore, un futuro in cui Capistrano rinasce”.