Trieste, Bandelli dice no al PdL

“Questo matrimonio non s’ha da fare” è la famosa frase dei Promessi Sposi che ha citato Franco Bandelli al PdL triestino. Un’Altra Trieste, infatti, non ha sottoscritto l’apparentamento con il candidato sindaco Roberto Antonione e con quello alla Presidenza della Provincia Giorgio Ret. “Nonostante la disponibilità manifestata da Antonione a confrontarsi sui punti del documento programmatico presentato da Franco Bandelli, non si sono raggiunte le condizioni minime per la firma dell’apparentamento. L’assenza di qualsiasi garanzia sui temi che riguardano lo sviluppo economico della città e gli impegni necessari da parte della Regione e del Governo nazionale ha impedito ad Un’Altra Trieste di accogliere la richiesta di apparentamento”. Così Franco Bandelli in una nota stampa. Bandelli in verità non ha dimenticato di essere stato “purgato” dal partito di Berlusconi e non ha inteso vanificare quasi l’11% di preferenze raccolte al Comune mitteleuropeo, che hanno premiato la sua scelta autonomista. “Si tratta ora di verificare se la manifestata intenzione di impegnarsi sui punti programmatici di Un’Altra Trieste sarà suffragata nei prossimi giorni da atti concreti di Regione e Governo – precisino dalla lista civica – e la coerenza e la linearità dell’azione politica che hanno contraddistinto dalla nascita Un’Altra Trieste hanno sottolineato anche questa delicata fase politica: solo impegni per la Città e nessun’altra richiesta”.