Yara, il giorno del lutto

Yara Gambirasio

Yara Gambirasio finalmente potrà avere un funerale ed essere seppellita. Dalla procura di Bergamo è arrivato, infatti, il nulla osta per i funerali della piccola campionessa di ginnastica ritmica ritrovata, assassinata, a tre mesi dalla scomparsa. Si realizza il desiderio paziente dei genitori. Anche se la data non è stata ancora fissata, ora il giorno della pietà, del nuovo dolore, è molto più vicino. Nel pomeriggio i genitori di Yara hanno sentito il parroco di Brembate di Sopra, don Corinno Scotti. Se non ci saranno cambiamenti rispetto a quanto già deciso da tempo, la camera ardente verrà allestita per due giorni nella cappelletta della casa di riposo Casa Serena, a Brembate. I funerali saranno nella palestra del centro sportivo, uno dei poli della brevissima vita di Yara, che verrà messo in grado di accogliere 6-700 persone. Un maxi schermo trasmetterà la cerimonia all’esterno. Il 27 maggio scadono i termini per la consegna della relazione dell’antropologa forense Cristina Cattaneo che ha eseguito l’autopsia e studiato la dinamica dell’omicidio e le cause della morte. Non è ancora deciso se verrà chiesta una proroga. Yara avrebbe compiuto 14 anni. Avrebbe festeggiato il compleanno, come sempre, nel villino di via Rampinelli, con la mamma Maura e il papà Fulvio, la sorella maggiore Keba, i fratellini Gioele e Natan. Tutto distrutto. Yara sparisce la sera del 26 novembre all’uscita dal centro sportivo di via Locatelli. Fino al pomeriggio del 26 febbraio, quando un campo incolto a Chignolo d’Isola non restituisce il corpo martoriato dalle coltellate dell’assassino, consunto dall’azione del tempo. A distanza di tanto tempo è ancora il vuoto nelle indagini. L’unico fatto nuovo pare essere la ricomparsa dell’anonimo testimone che ha sostenuto di avere notato tre ragazzi, la sera del 26 novembre nel campo di Chignolo, mentre era in compagnia di una prostituta.