Sara, Michele invaghito della nipote

Michele Misseri

 

Chi ha ucciso Sara Scazzi, la 15 enne di Avetrana scomparsa lo scorso 26 agosto dal suo paese nel Salento e ritrovata morta in un pozzo solo 40 giorni dopo, grazie alla confessione dello zio, Michele Misseri? Attualmente in carcere, incolpati di avere avuto un ruolo attivo nell’uccisione della piccola, ci sono lo zio e la cugina della ragazzina, Sabrina Misseri. Viste le sette differenti versioni fornite da Michele Misseri in relazione all’omicidio della nipote, secondo la Cassazione il contadino di Avetrana è inattendibile. Le versioni, infatti, sono tra loro incompatibili e molte di loro sovrapposte. Inoltre, ogni versione porta con sé una totale o parziale, ma sempre significativa, quota di ritrattazione, e con essa un grave segnale di attendibilità. Sono queste alcune delle motivazioni in base alle quali la Cassazione ha annullato una delle ordinanze di carcerazione di Sabrina Misseri. Sempre secondo la Cassazione, il movente dell’uccisione di Sara, non è legato alla presunta gelosia della cugina Sabrina per Ivano Russo, l’amico in comune delle due ragazze. Inoltre, per i supremi giudici, quello della gelosia non è neppure un indizio a carico di Sabrina. Dunque è necessario, da quanto emerge nelle ultime dichiarazioni della Cassazione, approfondire meglio l’ipotesi del movente sessuale che potrebbe aver spinto Michele Misseri all’omicidio della nipote quindicenne. Si può dire che a Taranto è quasi tutto da rifare: si ripartirà cercando di indagare sui rapporti che Michele aveva con la nipotina e si cercherà di capire se vi era un’attrazione da parte dello zio nei confronti della 15 enne, attrazione che lo avrebbe portato poi ad ucciderla.