Vibo Valentia, i berlusconiani vogliono la Provincia

La giovane provincia di Vibo Valentia non è mai stata amministrata dal centrodestra sin dall’anno della sua istituzione. Un  dato che a livello nazionale non fa certo piacere al PdL. E’ uno dei dati significativi emersi nel corso di una conferenza stampa dei vertici piediellini del Vibonese in cui si è partiti dall’analisi del voto in Provincia. “Siamo partiti con un 7 a 1 per il centrosinistra e abbiamo chiuso la partita con un 5 a 3 a nostro favore…”. Fanno notare Franco Bevilacqua e soci. La soddisfazione più grande per i vertici del Pdl, è legata al risultato di Serra San Bruno dove il partito correva con il proprio simbolo; negli altri centri, invece, hanno prevalso logiche localistiche e il partito si è mescolato nelle liste civiche messe in campo da coalizioni di centrodestra, “o quantomeno in raggruppamenti nati come alterativa al centrosinistra”. Nelle parole del coordinatore provinciale Valerio Grillo tanta soddisfazione. Da Ricadi a Joppolo, da Sant’Onofrio a Limbadi, per poi arrivare a Serra San Bruno. Grillo ha messo in luce “la compattezza di tutto il centrodestra all’interno della quale tutti hanno avuto un ruolo fondamentale dai candidati ai dirigenti del partito, ai nostri elettori che hanno voluto premiare le scelte chiare”. Grillo ha avuto parole di ringraziamento anche per i neo sindaci a cominciare da Pino Giuliano (Ricadi) e Giuseppe Dato (Joppolo). Senza con questo dimenticare il successo di Tito Rodà a Sant’Onofrio e Francesco Crudo a Limbadi. Un capitolo a parte, il coordinatore l’ha riservato, naturalmente, a Serra San Bruno dove il partito è uscito fuori allo scoperto e s’è presentato con il suo vero simbolo a sostegno di Bruno Rosi.