Scanzano Jonico, catena umana contro il nucleare

Scanzano Jonico torna in prima linea contro il nucleare organizzando una protesta roboante per sabato pomeriggio promossa dal Comitato “Vota Si per fermare il nucleare”. L’iniziativa si svolgerà contemporaneamente in altri 9 siti nucleari o in lizza per diventarlo: Saluggia in provincia di Vercelli, Caorso nel Piacentino, Chioggia in provincia di Venezia, Monfalcone nel Goriziano, Montalto in provincia di Viterbo, Termoli in provincia di Campobasso, Nardo’ in provincia di Lecce, la foce del fiume Sele nel Salernitano e Palma di Montechiaro nell’Agrigentino. Scanzano Jonico non è un sito nucleare ma nel 2003, con un decreto, il Governo aveva deciso di localizzarvi un deposito nazionale nelle cave del salgemma di Terzo Cavone. Il progetto è stato accantonato in seguito alle forti proteste della popolazione del materano. Sul luogo prescelto per costruire il deposito, si terrà una catena umana con cui si vuole “dire no all’assurdo ritorno italiano all’energia atomica proprio mentre il mondo guarda sgomento il dramma di Fukushima e si interroga sul futuro dell’atomo”. Del Comitato fanno parte 80 associazioni italiane. Dalle catene umane si leverà anche un grido di protesta “contro la disinformazione e la sordina messa all’appuntamento referendario: gli italiani hanno il diritto di sapere quello che sta capitando al referendum nucleare, dai tentativi di boicottaggio alla censura ancora in atto sulla tv pubblica”.