Modica, città anestetizzata

“Questa era una città bellissima, non solo per chi vi arrivava da turista, ma anche per chi ha avuto la fortuna di viverci. Era una città viva e vitale, ricca di iniziative culturali, polo di attrazione per gli investitori, in cui si trovava facilmente lavoro e, soprattutto per noi giovani, si conservava la speranza, anche nei momenti più difficili. Era la città dei colori, dei sorrisi dei turisti che risuonavano per i vicoli e le piazze, dell’ orgoglio di essersi riappropriati di quel ruolo che la storia ci aveva, da tempo immemorabile, destinato. Oggi è una città triste, incolore, priva di slancio e soprattutto senza speranza per tanti giovani che hanno deciso di resistere e non emigrare. E’ la città della mille polemiche, dei veri e finti scandali, dell’ ipocrisia strisciante, di un oscurantismo che si cerca di far passare per becero moralismo.Insomma è una città che non ci piace e che non vogliamo; anche i colori e le voci sembrano smorte e smarrite”. E’ la denuncia forte di Giorgio Occhipinti dell’Associazione Cittadini Liberi Modica. Il centro siciliano, a dire di Occhipinti, avverte “mancanza di fiducia nei suoi rappresentanti, una sfiducia che rischia di indebolire anche la fiducia dei cittadini in se stessi , togliendo loro ogni speranza in una prospettiva di cambiamento. Ad una società anestetizzata si può fare quel che si vuole? L’unica risposta è la partecipazione collettiva, perché la salute, l’ambiente, lo sviluppo e la vera occupazione sono patrimonio di tutti. Non dobbiamo permettere a nessuno ed a nessuna cosa di diminuire il nostro futuro, considerate anche le mediocri condizioni del presente a cui siamo costretti”.

Rino Logiacco