Vibo Valentia, la Provincia chiede lumi alla regione sul tourist shuttle

Rino Logiacco

L’assessore provinciale al Turismo Gianluca Callipo ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, chiedendo una risposta certa sulla richiesta di finanziamento avanzata da tempo dalla Provincia di Vibo Valentia, al fine di allestire il servizio di trasporto pubblico denominato Tourist Shuttle, già sperimentato con successo la scorsa estate, durante la quale, in poco più di 30 giorni, fu utilizzato da oltre 10mila passeggeri.
Per rinnovare questa iniziativa occorre però il sostegno economico della Regione, che nonostante le continue sollecitazioni da parte degli uffici dell’assessorato, non ha ancora dato riscontri concreti. Intanto, centinaia di turisti e operatori del settore hanno contattato negli ultimi mesi la Provincia chiedendo a loro volta informazioni sulla riattivazione del servizio. Una situazione di incertezza che non può essere risolta senza una presa di posizione univoca da parte della Regione.
Ecco il testo integrale della missiva:
«Gentile Presidente Scopelliti, ricorro a una lettera aperta perché sino ad oggi ogni comunicazione dell’assessorato provinciale affidata ai canali ufficiali della Regione non ha ottenuto risposta. Basterebbe già questa considerazione per inquadrare una vicenda di ordinaria indifferenza verso un territorio che ospita alcune delle eccellenze turistiche calabresi più note al mondo, a cominciare dalla splendida Tropea, e che per questo meriterebbe più attenzione nell’interesse dell’intera Calabria.
Ma procediamo con ordine. L’estate scorsa, come assessorato provinciale al Turismo, abbiamo attivato il Tourist Shuttle, un servizio di trasporto pubblico in pullman dall’aeroporto di Lamezia alle principali località della costa vibonese, nel tentativo di sopperire all’endemica mancanza di collegamenti che da sempre rappresenta uno dei principali gap di questo territorio.
Sebbene fossimo certi del riscontro positivo che l’iniziativa avrebbe fatto registrare, siamo rimasti ugualmente sorpresi dal numero di utenti che hanno sfruttato e apprezzato questo servizio: oltre 10mila persone, in poco più di 30 giorni. Turisti e residenti hanno potuto contare su un servizio di trasporto pubblico che ha consentito loro non solo di raggiungere alberghi, villaggi e centri urbani rivieraschi, ma soprattutto di uscire dalle strutture ricettive per visitare le varie località turistiche, altrimenti irraggiungibili per chi non ha autonoma capacità di spostamento. Gli effetti positivi si sono riverberati dunque anche sul settore commerciale e della ristorazione, proprio in virtù di una maggiore mobilità dei vacanzieri.
Per consentirci di allestire il servizio, che nelle nostre intenzioni avrebbe dovuto coprire i tre mesi estivi, la Regione stanziò 75mila euro, che bastarono però soltanto per agosto ed i primi dieci giorni di settembre.
Poco male. L’entusiasmo scaturito dai risultati conseguiti e la natura sperimentale dell’iniziativa ci indussero a guardare il bicchiere mezzo pieno, nella certezza che l’anno successivo, preso atto della sua utilità, la Regione avrebbe condiviso la necessità di rifinanziare il progetto, accogliendo la nostra richiesta di incrementare le risorse fino a 170mila euro (briciole se messe a confronto con i circa 100 milioni di euro spesi annualmente nel trasporto pubblico locale dalla Regione) per permettere la copertura da giugno a settembre e di allargare il servizio anche a parte delle zone interne della provincia.
A questo scopo, con largo anticipo rispetto alla stagione turistica, abbiamo attivato tutti i canali ufficiali per ottenere rassicurazioni dalla Regione, scrivendo direttamente anche a lei, Presidente Scopelliti, che detiene le deleghe in materia di trasporti e di turismo.
Lettere, fax, comunicazioni interne, telefonate ed email sono rimbalzate però su un invisibile muro di gomma che lascia tuttora la questione nella più assoluta incertezza.
Tutti i nostri interlocutori hanno riconosciuto l’indiscutibile validità del servizio, ma nei fatti, con la stagione estiva ormai iniziata, non abbiamo ancora ottenuto una risposta definitiva, quantomeno sul rifinanziamento delle risorse messe a disposizione l’anno scorso. Intanto, centinaia di utenti e operatori turistici (compreso l’aeroporto di Lamezia) ci contattano da mesi per sapere a loro volta se il tourist shuttle sarà nuovamente attivo. Una domanda alla quale, purtroppo, non possiamo ancora rispondere per i motivi che le ho esposto.
Facile immaginare la frustrazione di chi, pur volendo scegliere la Calabria per le proprie vacanze, non ha la possibilità di programmare gli spostamenti sul territorio.
Li comprendo e me ne rammarico, non soltanto come amministratore, ma soprattutto come calabrese che ama la sua terra e vorrebbe che, nel 2010, una cosa tanto ovvia – come un servizio di trasporto su un tratto di costa che vanta una tra le più alte concentrazione di posti letto per chilometro quadrato di tutta Italia – rappresentasse una banale certezza e non un obiettivo così aleatorio e difficile da raggiungere.
A questo punto, anche per rispetto dei turisti che ci contattano quotidianamente per avere informazioni, chiedo un suo interevento che ci consenta di dare risposte certe sulla questione».