Piano di rientro del Campidoglio, meno costi di gestione più investimenti su sviluppo e qualità della vita

Varato il piano di rientro triennale, votato dalla Giunta capitolina e presentato al governo: un programma di riduzione dei costi di gestione del Campidoglio e delle società partecipate. Tre gli obiettivi principali del documento di riequilibrio finanziario: rendere Roma virtuosa nella gestione delle spese e delle entrate, rilanciare gli investimenti per lo sviluppo cittadino e migliorare la qualità della vita.

Spesa corrente

Il piano, modulato sulla base della spesa 2009-2013, mette in evidenza che, allo stato attuale, le entrate del Campidoglio, pari a 4 miliardi e 20 milioni, sono inferiori alla spesa corrente, pari a 4 miliardi 460 milioni.

Le voci di spesa sono così suddivise: 2 miliardi e 680 milioni di uscite strutturali; 160 milioni di sottostima delle poste di bilancio; 150 milioni di uscite occasionali ma ricorrenti; 1 miliardo 310 milioni per rifiuti e trasporto pubblico locale; 160 milioni di sottostima dei costi Atac.

L’analisi dei bilanci rileva la difficoltà da parte del Campidoglio a incassare le risorse sia dalla Regione Lazio sia, anche, da altri importanti cespiti di entrata, il che provoca, malgrado la tecnica del vincolo alla spesa, la maturazione di circa 550 milioni di residui passivi.

Misure di spending review

Certificato un disequilibrio strutturale di 550 milioni di euro, il piano impegna il Campidoglio adiminuire la spesa, nel triennio 2014-2016, per un importo di 440 milioni (il 10% del totale attuale): una spending review da effettuare attraverso risparmi strutturali nella macchina amministrativa e nelle società partecipate. I restanti 110 milioni derivano dal riconoscimento da parte del governo degli extracosti sostenuti dai cittadini romani per le funzioni di Capitale.

Il piano prevede inoltre il riconoscimento di un finanziamento stabile dalla Regione Lazio di 240 milioni annui per il Trasporto Pubblico Locale.

Nel dettaglio:

Nel triennio 2014-2016 sono previsti: riduzione della spesa per tagli di 25 milioni ai fitti passivi (-20% rispetto alla spesa attuale), che negli ultimi anni hanno registrato una crescita nonostante la flessione dei canoni di mercato; efficientamento delle utenze con risparmi per 43 milioni: altre razionalizzazioni nelle voci di uscita per illuminazione pubblica, energia elettrica, riscaldamento, utenze idriche e telefoniche, assicurazioni, informatica e cancelleria.

Società partecipate Risparmi arriveranno da una migliore gestione delle società partecipate, con un contenimento delle spese di 93 milioni in Ama e di 70 milioni in Atac.

Il gruppo Roma Capitale verrà razionalizzato, con il mantenimento delle società che erogano servizi essenziali per i cittadini. Rimarranno delle partecipazioni in Zetema, Aequa Roma, Roma Metropolitane e Roma Servizi per la Mobilità, Risorse per Roma, Aeroporti di Roma e Eur Spa.

In liquidazione, invece, Servizi Azionista Roma, il cui contratto di servizio è scaduto e i cui compiti sono stati riallocati all’amministrazione. La liquidazione di Roma Patrimonio, in atto, ha già consentito un risparmio di 1 milione di euro. Si attendono informazioni dal commissario liquidatore di Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Lazio sullo stato dell’operazione. Tre milioni di euro di risparmio arriveranno dalla chiusura dell’Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze.

Partecipate Atac. E’ prevista la cessione o liquidazione delle partecipazioni in Trambus Open, Bravobus, Sicurezza e Mobilità, Banca Etica, Bcc Roma. Mentre si procederà alla fusione per incorporazione in Atac di Officina Grandi Revisioni e Atac Patrimonio con un risparmio di 9,5 milioni di euro. Alla fine del triennio 2014-2016 quindi Atac non avrà più partecipazioni di secondo livello.

Partecipate Ama. Verrà ceduta o liquidata la partecipazione in Fondazione Insieme per Roma, società svalutata a seguito di ricavi negativi, per evitare potenziali perdite. Stesso percorso per altre partecipate dell’azienda di trattamento dei rifiuti: Cisterna Ambiente, Centro Sviluppo Materiali, società per il Polo Tecnologico Romano e Consel Scarl.

Nell’ambito delle sinergie tra Ama e Acea verranno invece mantenute e valorizzate le partecipazioni in Ecomed, controllata dalle due società finalizzata alla gestione di impianti per il trattamento e trasformazione dei rifiuti, e in Ep Sistemi, società che produce energia dall’impianto di smaltimento rifiuti di Colleferro.

Si procederà alla fusione e incorporazione in Ama di Ama Soluzioni Integrate, con un risparmio sul patrimonio di Ama di 1,2 milioni di euro. Già in atto la liquidazione di Ama Servizi Ambientali, Fondazione Amici del Teatro Brancaccio. Co.Ri.Se. , Marco Polo e FiumicinoServizi. Per quanto riguarda la Roma Multiservizi, al momento sono al vaglio dell’amministrazione differenti ipotesi che permettano di garantire la qualità del servizio svolto e, allo stesso tempo, i livelli occupazionali e la valorizzazione della società, la cui partecipazione in Ama dovrà essere ceduta con procedura competitiva. Cessione delle partecipazioni in Bcc Roma, Alta Roma e Centrale del Latte.

Sono, infine, quattro i casi speciali, che andranno affrontati singolarmente: Farmacap, Centro Agroalimentare Romano (che ingloberà il Centro Ingrosso Fiori), Investimenti Spa e Assicurazioni di Roma.