Per Arturo Pantisano, segretario provinciale Pd Crotone, la nomina di Gentile un errore imbarazzante

Antonio Gentile sottosegretario di statoAnche a proposito della nomina dei Sottosegretari non mancano le polemiche nei confronti del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il decisionismo a proposito della rottamazione evidenziato dall’attuale primo Ministro, quando era soltanto Sindaco di Firenze, non trova conferma nell’allestimento della squadra ministeriale e nella nomina dei sottosegretari. Queste ultime nomine hanno ancora di più ingigantito la retromarcia innestata dal Presidente Matteo Renzi a proposito di volti nuovi e “illibati” politicamente da prendere in considerazione per incarichi politici. La polemica riguardante la nomina del Ministro Federica Guidi (sviluppo economico) a causa dell’incompatibile del conflitto d’interessi non si è del tutto sedimentata. Lei smentisce tale ipotesi: “nessun conflitto né dal punto di vista tecnico, né sotto il profilo delle opportunità. L’azienda della mia famiglia ha cambiato costantemente pelle negli ultimi dieci anni”. Chiarimento da parte del Ministro che sembra non avere diradato tutte le nubi della polemica. Archiviata la pratica Guidi, si è aperta quella della nomina del senatore Antonio Gentile a sottosegretario ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Le critiche non si sono fatte attendere e tra coloro che non approvano questa nomina Arturo Pantisano, segretario del Pd della provincia di Crotone che attraverso un comunicato stampa ha dichiarato: Esprimo fortissime perplessità sulla nomina del Senatore Gentile quale Sottosegretario del nascente Governo Renzi e  ritengo imbarazzanti le dichiarazioni entusiastiche del Governatore della Regione che definisce tale nomina: “un riconoscimento importantissimo per tutti i calabresi”. I miei dubbi sono motivati dal fatto che il Nuovo Centro Destra, dimostra di non aver colto l’opportunità di un rinnovamento nei metodi che portano alle scelte politiche, e non ha percepito in alcun modo la necessità di evitare in un momento così delicato proprio per il Senatore Gentile – al centro di una polemica forte sui fatti che riguardano il quotidiano “l’Ora di Calabria” – di operare una simile indicazione. Pur nel rispetto delle persone e nella consapevolezza che gli articoli di giornale devono trovare indispensabilmente l’oggettività delle prove, per avvalorare i sospetti su quanto si legge, la politica dovrebbe capire che proprio in questo difficile periodo la sua credibilità passa anche dall’opportunità o meno delle scelte da compiere. Si rimane, tra l’altro, piuttosto meravigliati anche dalla delega che il NCD ha chiesto per il Senatore Gentile, che non è certo quella all’editoria, settore in cui ha delle competenze, ma quella alle infrastrutture. A quanto pare ancora una volta ci troviamo di fronte a metodi vecchi e superati che puntano solo alla copertura di postazioni e all’offerta di garanzie politiche e non certo alla costruzione attraverso le competenze di una proposta di governo della cosa pubblica. Condivido quindi pienamente le riflessioni del Segretario regionale del PD Magorno e come lui auspico che il NCD possa meglio riflettere sulla scelta compiuta addivenendo in tempi celeri ad una nuova indicazione maggiormente in linea con quanto oggi i cittadini si aspettano da un governo che fa del cambiamento il suo obiettivo primario.