Vibo Valentia, truffa e falso indagati 17 medici veterinari ed impiegati dell’Asp

Nuova bufera sulla sanità vibonese. Una nuova inchiesta ha prodotto 17 avvisi di conclusione indagini a firma del Pm Santi Cutroneo nell’ambito di un’attività investigativa condotta sul campo dai Carabinieri. Le accuse sono truffa e falso ideologico tra gli anni 2009-11. Indagati Isabella Campisi, 55 anni, di Soriano Calabro; Domenico Cocciolo, 47 anni di Vibo Valentia; Domenico Piraino, 61 anni, di San Costantino Calabro; Stefania Mazzeo, 48 anni, di Vibo Valentia; Enzo Carnovale, 56 anni, di Vibo Valentia; Chiarina Cristelli, 49 anni, di Sant’Onofrio; Giuseppe Loiacono, 63 anni, di Montalto Uffugo; Mario Mazzeo, 63 anni, di Vibo Valentia; Domenico Mazzitelli, 56 anni, di Briatico; Saverio Paglianiti, 64 anni, di San Calogero; Giuseppe Parisi, 58 anni, di Polia; Maria Parisi, 56 anni, di Vibo Valentia; Domenico Pisani, 60 anni, di Vibo Valentia; Giuseppe Pugliese, 57 anni, di Vibo Valentia; Damiano Romano, 53 anni, di Simbario; Antonio Teti, 55 anni, nativo di Filogaso; Salvatore Fiorillo, 58 anni, di Vibo Valentia.

L’inchiesta nasce da una delega di indagine ai carabinieri da parte del pm Santi Cutroneo e del procuratore Mario Spagnuolo, al fine di accertare la compatibilità degli itinerari effettuati da alcuni veterinari. Gli investigatori hanno quindi acquisito i fogli di marcia delle auto nel parco macchine dell’Asp e nell’ufficio veterinario ed accertato così come diversi medici veterinari, pur utilizzando i veicoli dell’Azienda sanitaria di appartenenza avrebbero avanzato, ottenendole, richieste di rimborso per indennità chilometriche come se avessero invece utilizzato il mezzo privato.