Vo’ Euganeo. Morto Adriano Trevisan prima vittima italiana del coronavirus

Il Coronavirus uccide anche in Italia. Adriano Trevisan è la prima vittima italiana. Aveva 78 anni. Originario di Monselice, viveva a Vo’ Euganeo, muratore in pensione, era ricoverato in terapia intensiva nell’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, da una decina di giorni per quella che era stata diagnosticata come una influenza con complicazioni respiratorie. Le sue condizioni erano peggiorate all’improvviso mercoledì. Adriano era stato spostato in terapia intensiva e giovedì sottoposto al test per la positività al coronavirus, il cui esito è stato reso noto venerdì 21 febbraio. Il settantenne è morto poi la sera dello stesso giorno attorno alle 20.45. “Non c’è stato neppure il tempo per poterlo trasferire in un’altra struttura” ha spiegato il governatore Luca Zaia. L’uomo non era mai stato in Cina e sono in corso gli accertamenti per capire come abbia contratto il virus. Un compaesano di Trevisan di 67 anni è ricoverato nello stesso ospedale ed è risultato positivo al coronavirus. Le sue condizioni, secondo i sanitari, sono serie ma non gravissime. Secondo quanto trapelato dopo i primi controlli, i due uomini contagiati avrebbero frequentato gli stessi due bar del paese, abituali ritrovi del centro del Padovano. Adesso sono in corso le ricerche per cercare di identificare tutte le persone che nelle ultime settimane hanno avuto contatti con i due uomini. Trevisan in particolare durante il ricovero in ospedale ha cambiato vari reparti. Era entrato con accesso al Pronto soccorso, poi era stato trasferito prima in Medicina, poi in Geriatria e infine in Terapia intensiva. E’ quindi stato in contatto con diverse decine di persone, tra altri pazienti, loro familiari, personale sanitario e addetti dell’ospedale. Giuliano Marini, sindaco di Vo’ Euganeo, ha disposto la chiusura dei due bar.