A Pisa si passerà al riconteggio delle schede elettorali: lo ha chiesto Conti

Michele Conti

Finale con tanto di giallo sotto la Torre Pendente. Una manciata di voti separano Michele Conti dalla rielezione. Tant’è che a Pisa si passerà al riconteggio delle schede elettorali. Lo ha chiesto il sindaco uscente Michele Conti. Il primo cittadino per soli 15 voti ha mancato la rielezione al primo turno. Infatti secondo i dati del Viminale si è fermato al 49,96%.

“Abbiamo chiesto il riconteggio perché non rimanga alcun dubbio” afferma il sindaco di centrodestra. Al momento i verbali ufficiali danno come risultato il rinvio al ballottaggio tra due settimane contro Paolo Martinelli, ex presidente provinciale dell’Acli, sostenuto dal centrosinistra e dai grillini.

L’operazione di verifica dei numeri dovrebbe tenersi tra oggi e domani. Lo staff di Conti punta sul fatto che ci sono all’incirca 25 schede contestate, in un finale di spoglio anche con qualche tensione ai seggi. “E’ in atto in questo momento la fase di verifica dei verbali – si spiega dagli ambienti del centrodestra – sulla quale abbiamo chiesto particolare attenzione. Allo stesso tempo stiamo lavorando per il ballottaggio tra 15 giorni. Solo se la commissione elettorale ordinaria circondariale metterà in evidenza ulteriori anomalie potremmo valutare l’ipotesi di ricorso al Tar, per ora non contemplata”.

A Pisa si rischia comunque l’anatra zoppa

Michele Conti era già diventato sindaco nel 2018 vincendo al ballottaggio e scardinando una roccaforte rossa. Sulla Torre Pendente per la prima volta hanno sventolato i vessilli del centrodestra. Il Pd parla di un’impresa. “Siamo riusciti nell’impossibile” dichiara Martinelli, il candidato sindaco. “Solo pochi mesi fa la destra dava per certa la vittoria al primo turno e invece siamo riusciti a conquistare il ballottaggio”. Nello schieramento del centrosinistra si erano presentati anche Ciccio Auletta (volto noto della sinistra pisana), che era sostenuto da Unione Popolare e dalla civica di sinistra Città in Comune e che ha messo insieme poco meno del 7% e Rita Mariotti, candidata ex Terzo Polo che qui presentava la lista con il nome “Psi-Azione-Italia Viva-Liberal Forum” che ha superato di poco l’1%.

Se si dovesse realmente tenere il ballottaggio e se dovesse vincere Martinelli potrebbe concretizzarsi lo scenario dell’anatra zoppa, cioè un sindaco costretto a governare senza maggioranza in consiglio comunale. Secondo il pisano Stefano Ceccanti, costituzionalista ed ex senatore Pd, però questa ipotesi non c’è. Per Ceccanti il premio del 60% dei seggi attribuito al sindaco scatterà in ogni caso. Citando delle pronunce del Consiglio di Stato, Ceccanti sottolinea che è “ben delimitato il caso di non assegnazione del premio quando una coalizione opposta abbia superato il 50% più uno dei voti al primo turno”. A Pisa il risultato del centrodestra sulle liste è pari al 46,91, non tale da impedire l’assegnazione del premio al candidato Martinelli, qualora vincente al ballottaggio. Sempre che si vada al ballottaggio e sempre che questo finale da giallo non finisca nelle aule dei tribunali…