“Magicamente Primi”, per non trascurate gli “Ultimi”: il nuovo progetto di Salvo Testa Raptus

Magicamente Primi”, recita così il nuovo progetto creato dall’illusionista Salvo Testa, in arte Raptus, che, da circa dodici anni, si occupa di persone disabili e meno fortunate. “Con la mia arte – afferma Salvo Testa Raptusposso affermare che le tante persone incontrate, hanno avuto benefici, a parere anche da medici specialisti, diventando da “Diversamente”…a “Magicamente Abili”. “La magia è un linguaggio universale, che supera barriere fisiche e geografiche. Ha l’enorme potere di arrivare dritta al cuore delle persone, confortarle e aiutarle ad esprimere se stesse. Il nostro obiettivo – continua Raptusè aiutare chi lotta con un disagio interiore, sia adulto, ragazzo o bambino, sia nelle carceri, che in ospedale, permette di elaborare il disagio causato dal sentirsi recluso, dal ritrovarsi in un reparto d’ospedale o in un istituto, è in grado di ridurre gli stati di ansia, di alleviare la percezione del “dolore”, placando, almeno in questi momenti, la tensione“. Il progetto “Magicamente Primi”, ha sviluppato, anche quelle valenze scientifiche che, l’utilizzo dell’arte, dello spettacolo, della magia, in questo caso e di diverse forme artistiche, in strutture di aggregazione sociale, con disabilità fisiche e cognitive, dagli ospedali alle carceri, suscitando ampi consensi e un grande successo, al di sopra delle aspettative. C’è perfino una spiegazione scientifica: ridere rilassa i muscoli e produce un effetto terapeutico. In occasione delle feste natalizie, l’illusionista, si è esibito nell’Istituto Penale per Minorenni Sezione Semilibertà di Acireale. Momento toccante e straordinario. A gennaio è seguito l’incontro nell’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, l’Ospedale “S. Vincenzo” di Taormina e nella Comunità di Sant’Egidio a Catania. Il progetto ha evidenziato, sempre di più che, l’arte della “magia”, può aiutare anche quelle categorie definiti “ultimi”, come appunto quelle persone rinchiusi nelle carceri, oppure nelle comunità. “Il mio scopo – conclude Salvo Testaè di dedicarmi agli “ultimi” e di trasformare, anche loro, inMagicamente Primi”, in modo da fare ricordare, a tutti, di non trascurare gli ultimi”