Casali del Manco (CS). Incontro d’Insediamento del Gruppo di Lavoro Misto Parco Fiume Cardone. Il Sindaco, Nuccio Martire: ”l’obiettivo è promuovere le Risorse del Territorio”!

L’Amministrazione di Casali del Manco, per conferire ancor più valore e concretezza al ruolo del Comitato per la Valorizzazione della Valle del Fiume Cardone ed alla stessa Idea-Progetto (giudicata strategica) della realizzazione del medesimo Parco Fluviale, ha inteso costituire un Gruppo di Lavoro Misto ( con la partecipazione di esponenti dell’Ente Locale e del Comitato Cardone). Infatti, con la Deliberazione di Giunta Comunale n.143 del Reg. Del 31.12.2020 sono stati designati a far parte di tale Organismo ( a tutti gli effetti con valenza istituzionale), gli esponenti dell’Amministrazione casalina, guidati dal primo cittadino Nuccio Martire: -Federica Paura ( Vice Sindaco), – Anna Teresa Gagliardi (Consigliera), – Francesca Pisani ( Assessora), -Michele Rizzuti (Assessore). In rappresentanza del predetto Comitato, sono stati designati: Erminia Franca Barca, Marco Caferro, Massimo Covello ed Enzo Pianelli.

Il Fiume Cardone su un versante casalino nell’area di Serra Pedace (CS). La suggestione dell’immagine proposta è inoppugnabile.

I lavoro sono stati aperti e coordinati dal Sindaco Martire, il quale, nel salutare tutti i convenuti, ha ricordato la valenza strategica di un’Idea-Progetto (la Valorizzazione della Valle del Cardone e la realizzazione dell’omonimo Parco fluviale), che l’Amministrazione comunale ha subito recepito e che ha declinato in un Atto Deliberativo di Consiglio comunale, approvato all’unanimità, ne ha illustrato, con l’occasione, l’originalità e l’ispirazione.

Siamo al cospetto di  “un intervento – ha dichiarato – concepito e proposto all’Ente Locale da un Comitato Civico (dal basso) che adeguata sensibilità ha manifestato per sollecitare ogni azione di recupero e tutela di un territorio, la Valle del Fiume Cardone, oggi ancor più attuale nel momento che il percorso della Transizione Ecologica, e relativa Conversione ambientale, è stato avviato nel nostro Paese, in termini di realizzare concreti interventi nel comparto Green, della tutela del territorio, con un sinergismo pragmatico tra gli Organismi pubblici locali e le Associazioni del terzo settore.

 Martire, pertanto, ha annunciato che dopo questa importante iniziativa d’insediamento del Gruppo di Lavoro Misto “Parco Fiume Cardone” ne seguiranno altre, più di merito, impostate per obiettivi e ben dettagliate, con l’intento di definire un primo Quadro di Interventi (di ricognizione generale del Bacino Idrografico Cardone), anche con il coinvolgimento della Struttura Tecnico-Amministrativa Comunale, per i dovuti approfondimenti procedurali e di carattere normativo”.

Un particolare dell’asta fluviale del Cardone. L’intero Bacino Idrografico del corpo idrico è caratterizzato da una vegetazione ripariale lussureggiante, ricovero privilegiato di uccelli ed altra fauna endogena.

Nello ‘spazio-interventi’ si sono alternati, per il Gruppo di Lavoro Misto, esponenti dell’Amministrazione e quelli del Comitato Cardone. Specifici e mirati contributi alla discussione generale dell’incontro, con suggerimenti e spunti operativi, sono stati così assicurati da: Anna Teresa Gagliardi, Francesca Pisani e Michele Rizzuti (Amministratori); Erminia Franca Barca, Marco Caferro e Massimo Covello (esponenti del Comitato Cardone). Apposita testimonianza è stata assicurata anche dall’ex funzionario della C.M.Silana, Gianfranco d’Ippolito, invitato per fare un breve intervento sull’area della Valle del  Cardone.

Tutti gli intervenuti hanno convenuto che occorre attuare un Piano – Programma che preveda la redazione di una relazione illustrativa dettagliata dell’area, dove dovrà svilupparsi il Progetto di Parco Fluviale, di fatto a valenza intercomunale da incasellare quale credibile volano di riqualificazione e di ricucitura territoriale, nel senso che  si dovrà operare per integrare le Comunità rivierasche con l’area fluviale, adeguatamente riconsiderata ed opportunamente attrezzata.

Non va sottovalutato l’impatto che un tale intervento determina nel comparto della Cultura Ambientale, per tutto quello che sarà previsto per la realizzazione di una sorta di Mosaico, in cui ogni tassello da costruire ( tipo moduli ) concorrerà a definire un ‘Quadro Virtuoso di Pianificazione Territoriale’, dove s’incontreranno  fruizione armonica degli ambienti, sicurezza per l’utenza ed interventi in materia di contrasto ai fenomeni idro-geologici e di degrado in senso lato.

In questo tratto dell’asta fluviale del Cardone, nell’area poco distante dal Convento dei Frati Minimi di Pedace, insiste un esemplare di mulino ad acqua, testimonianza di un’operosa Comunità dedita alle attività agro-zootecniche in un contesto rurale un tempo pulsante di peculiari attività umane.

Nei vari contributi esposti è stata assegnata primaria importanza, in questa fase di monitoraggio e di conoscenza dell’asta fluviale, che caratterizza il Bacino Idrografico del Fiume Cardone, un’ attenta rilevazione tecnico- fotografica, tale da assicurare propedeutica ed interessante documentazione ( unitamente alla cartografia già esistente ed acquisita) a valenza analitica pre-progettuale.

Tutto questo – è stato coralmente sottolineato – si renderà di fondamentale attualità nel momento in cui l’Ente Locale, capofila di fatto, Organismo pubblico gestore del Parco fluviale, intenderà operare per acquisire uno studio-progetto ( che avrà i connotati dell’esecutività) che configurerà la materializzazione del Parco stesso. Linee progettuali di  formulazione non complessa che punti alla massima razionalizzazione degli interventi, sempre meno impattanti, che – nella prima fase – potrà sostanziarsi anche in una versione sintetica. Ciò potrà avere anche un significato di provvedere, in corso d’opera, ad una sorta di verifica procedurale, di assestamento e pianificazione più mirata agli obiettivi che s’intenderanno perseguire.

Il Fiume Cardone è l’affluente di destra del ‘Crati-Busento’, cui conferisce apporto di prezioso liquido. L’istituendo Parco fluviale del Cardone si innesterà col Parco fluviale della Città Bruzia. L’immagine – con lo storico ponte ferroviario FCL- riflette uno scorcio magnifico del Centro Storico di Cosenza.

Altro aspetto giudicato strategico è stato quello di puntare ad un Quadro Conoscitivo, sicuramente in dettaglio, dell’area, partendo da esperienze in sede tecnica ( si è fatto  a documentazione e dotazione tecnico-strumentale degli Enti Locali, della Provincia, dell’ex Ente Montano, del Gal Sila, del’apporto di Organismi strumentali della Regione Calabria: ARSAC. Si è fatto riferimento anche il ruolo di Calabria Verde, soprattutto nella prima fase degli interventi.    Per gli aspetti della promozione e divulgazione degli obiettivi del Parco utili saranno gli apporti di  Soggetti,quali: CAI, Pro Loco ed altri di matrice ed ispirazione  ambientale, che opportunamente sensibilizzati, con protocolli ufficiali,potranno assicurare utili informazioni, materiale e profili ‘storici’ sul Bacino Idrografico in questione.

Il Gruppo di Lavoro Misto – giudicato come ‘misura organizzativa’ idonea a garantire assidua collaborazione tra i componenti che ne fanno parte’ – è chiamato a svolgere un attento e propositivo lavoro consultivo, ovvero una funzione ed azione chiave, mirata, che è da ricondurre a tutti i processi necessari, legati alla realizzazione del Parco fluviale del Cardone.

Un Organismo che dovrà privilegiare interventi coerenti e mirati nell’ambito di un Piano-Programma di iniziative tra Ente Locale e Comitato Cardone ( di estrazione civico-culturale e ambientale), con l’obiettivo comune di sviluppare sinergismo operativo e di condividere un percorso di attività collegiali e coese.

Tra le azioni che il Gruppo di Lavoro dovrà privilegiare, figurano: fornire pareri coerenti e conformi sul modo di intervenire ed operare; suggerimenti virtuosi per realizzare azioni compatibili e iniziative che abbiamo una concreta epositiva ricaduta sul territorio individuato per la realizzazione del Parco fluviale.

Avviare un nuovo percorso di interlocuzione costruttiva e partecipativa tra  una componente di base della Comunità ( con un’espressione di matrice volontaristica di senso Civico avanzato) e la rappresentanza istituzionale che, al momento, regge le sorti amministrative del Comune di Casali del Manco. L’Organismo costituito si caratterizza, dunque, anche come ‘ Innovativo  Laboratorio ‘ dei processi di sviluppo sostenibile del Territorio. Un’esperienza dal basso che, in altre latitudini del nostro Paese e per progetti analoghi, ha conferito sostanza e utili apporti, soprattutto sul piano della condivisione, attualità ed utilità del Progetto.

Un piccolo scampolo di natura viva sul corpo idrico del Fiume Cardone: una splendida
Libellula ed una Raganella! Il Parco Fluviale del Cardone – ad indirizzo multidisciplinare- valorizzerà tutte le risorse di quest’area casalina e presilana e costituirà un punto di riferimento per tutte le Comunità interessate.

Gli esponenti del Gruppo di Lavoro Misto hanno confermato piena e convinta collaborazione per l’avvio dell’iter Progettuale, che trarrà sostegno e linfa dalla costante  e preventiva consultazione di merito, tra un Soggetto Pubblico (l’Ente Locale) ed un Organismo di Base che rappresenta quel Senso Civivo Maturo di una Comunità che la si vuole proiettare in un futuro in cui Qualità della Vita dei Cittadini e Benessere Generale del Territorio rappresentino un’equazione di grande sensibilità e maturazione tecnico- politico-istituzionale e culturale.

Quale elemento a sostegno di una lungimirante iniziativa è stato riferito dell’esito di alcune ‘interviste’ , effettuate a personalità del mondo accademico e  produttivo, esperti del settore, dalle quali è emerso che il Progetto di Parco Fluviale del Cardone non ha valide alternative, capaci – cioè – di convincere i promotori ( in questo caso tutti i soggetti coinvolti ) di abbandonare la strada consapevolmente intrapresa.

Investire sulla Materia Ambientale – è stato ribadito –  è la più eccellente azione che si possa concepire e realizzare allo scopo di determinare condizioni non solo di progresso civico, ma di salubrità diffusa per intere Comunità, anche di quelle non direttamente coinvolte nell’Intervento che  sta fortemente a cuore ai casalini e presilani di Calabria.

Da Casali del Manco(CS), 03.03.2021