Melicucco, Fli propone raccolta firme per due petizioni

E’ partita per l’Area Tirrenica, la raccolta firme organizzata capillarmente sul territorio dal coordinatore provinciale finiano Franco Romeo con la preziosa collaborazione dei militanti di Futuro e Libertà e dei giovani di Generazione Futuro guidati da Giuseppe Cantarella, a supporto di due petizioni che nei fatti andranno a migliorare necessariamente la qualità, in termini di risposta, del mondo politico e della Pubblica Amministrazione.

La prima, per chiedere al Parlamento italiano di procedere al più presto ad una modifica degli artt. 28 e 29 del Codice Penale, al fine di allontanare dai pubblici uffici quanti siano stati condannati per reati come l’associazione per delinquere, anche di stampo mafioso (artt. 416, 416 bis, 416 ter c.p.), il peculato (artt.314, 316, 316 ter c.p.), la malversazione (artt. 315, 316 bis c.p.), la concussione (art. 317 c.p.), la corruzione (artt. 318, 319 ter, 320, 322, 322 bis c.p.), la turbativa degli appalti (art.353, 353 bis c.p.), la frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.) la rapina (art 628 c.p.) l’estorsione (art. 629 c.p.) l’usura (art. 644 c.p.) e il traffico illecito di rifiuti. Inoltre, si chiede di prevedere in ogni caso di condanna per i reati predetti, la sanzione accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

 La seconda, per il rispetto dei requisiti di onestà, onorabilità, insospettabilità, sobrietà e merito nella individuazione delle candidature elettorali, considerato che una delle principali cause del discredito che ha colpito la politica italiana è l’opacità dei partiti politici e dei criteri di selezione dei loro rappresentanti istituzionali. Attraverso questa petizione, chiediamo che tutti i partiti e movimenti politici si impegnino subito, con apposite e inderogabili norme statutarie, a non candidare nelle proprie liste e a non indicare per la nomina ad incari pubblici quanti siano stati condannati, anche in via non definitiva, per reati quali l’associazione per delinquere, anche di stampo mafioso (artt. 416, 416 bis, 416 ter c.p. ), il peculato (artt.314, 316, 316 ter c.p. ), la malversazione (artt. 315, 316 bis c.p. ), la concussione ( art. 317 c.p. ), la corruzione (artt. 318, 319 ter, 320, 322, 322 bis c.p.), la turbativa degli appalti (art.353, 353 bis c.p.), la frode nelle pubbliche forniture ( art. 356 c.p. ) la rapina (art 628 c.p.) l’estorsione (art. 629 c.p.) l’usura (art. 644 c.p.) e il traffico illecito di rifiuti.

“Futuro è Libertà è consapevole – sostiene il Coordinatore dell’Area Tirrenica Giuseppe Rao – che i cittadini tutti soffrono là dove il favore ruba il posto al merito, che la macchina dello stato è rallentata e resa inefficiente se guidata da persona con tutt’altri interessi ed obiettivi piuttosto che l’interesse superiore di amministrare la cosa pubblica con senso del dovere, con onestà e trasparenza. Per una macchina dello stato più affidabile, per servizi resi in tempi e in qualità degni di quel nome, per innescare un processo di miglioramento continuo – prosegue Giuseppe Rao – noi siamo qui, a farci portavoce di quanti, attraverso questa raccolta firme, vorranno chiedere rispetto e trasparenza nella gestione del nostro Paese”.