Testimonial Umberto Zanotti Bianco 2012 a Mons. Giuseppe Fiorillo ed M° Roberto Giordano

Prosegue sempre con maggiore determinazione l’attività di sensibilizzazione civile, etica, sociale, culturale e ambientale avviata dalla Delegazione vibonese di Italia Nostra, con l’istituzione del “Testimonial Umberto Zanotti Bianco”. La campagna intrapresa per la tutela dei beni ambientali, paesaggistici e culturali conosce un altro importante e significativo evento. Dopo aver insignito lo scrittore Francesco Bevilacqua, il sindaco di Soriano Francesco Bartone e don Ignazio Toraldo di Francia, il Comitato, presieduto dal presidente della Delegazione vibonese Gaetano Luciano, ha deciso di assegnare i riconoscimenti come Testimonial Umberto Zanotti Bianco nel2012 a mons. Giuseppe Fiorillo e al maestro Roberto Giordano. Mons. Fiorillo da anni impegnato nel sociale e nella attività umanitaria, si è distinto negli ultimi tempi per il suo importante contributo in Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, per liberare il territorio dalle mafie ma anche da ogni forma di condizionamento che non permette una crescita etica, civile, culturale e spirituale dei cittadini. Mons. Fiorillo si è sempre battuto per far prevalere una società civile e democratica, i cui valori sono anche alla base della missione sociale presente nel messaggio evangelico; quindi è testimone esemplare oltre che dei valori spirituali, anche di quelli più profondamente culturali, come cura e attenzione per gli autentici valori cristiani.

Al maestro Roberto Giordano il riconoscimento per la sua attività artistico-culturale, in particolare per aver dato vita ad una struttura di alto livello artistico e pedagogico in un territorio difficile, il “Cantiere musicale internazionale”, che ha sede nel palazzo “San Giuseppe”, esempio di come si possono costruire importanti istituzioni con la passione e con l’amore per la propria terra, nonostante le tante avversità e problematiche che investono questo territorio, ma soprattutto è esemplare per le nuove generazioni che possono trovare nel “Cantiere musicale internazionale” un punto di riferimento di alto profilo artistico e culturale, senza sobbarcarsi i famosi viaggi verso lontane terre. Nonostante la sua riconosciuta notorietà nel mondo e le possibilità di poter avere le strade aperte in realtà metropolitane con ben altre potenzialità, il maestro Giordano ha deciso di investire il suo patrimonio di valori culturali e le sue risorse artistiche nella terra che gli ha dato i natali, dando prova di una sfida ancora più grande di quelle che ha dovuto affrontare nella vita per poter raggiungere i risultati eccelsi attraverso la sua arte.

La cerimonia di consegna dei testimonial si svolgerà nella sede del Cantiere musicale internazionale (Palazzo San Giuseppe) venerdì 10 agosto con inizio ore 18.30. Ad aprire gli interventi Tina Greco (Italia Nostra) con una relazione dal titolo “Italia Nostra, una lunga storia per la difesa del patrimonio artistico e del paesaggio”; a seguire il presidente della Delegazione Vibonese di Italia Nostra Gaetano Luciano, “Umberto Zanotti Bianco ela Questionecalabrese”; poi le comunicazioni di Maria Pia Periti (Italia Nostra), “Legalità e solidarietà: la pratica sociale di mons. Giuseppe Fiorillo” e di Nicola Rombolà (presidente Associazione culturale alighistos) “Roberto Giordano e il Cantiere Musicale; chiuderà la cerimonia mons. Luigi Renzo (vescovo della diocesi di Mileto-Tropea-Nicotera) in qualità di vescovo incaricato per le comunicazioni sociali e i beni culturali nella Conferenza episcopale calabra. Durante la manifestazione ci saranno degli intermezzi musicali con la soprano Caterina Francese accompagnata dal pianista Sergio Coniglio. I riconoscimenti saranno consegnati dal maestro Raffaele Famà che ha riprodotto l’immagine-simbolo del testimonial, un’antefissa risalente al V sec. a.C.

L’iniziativa, promossa insieme all’associazione culturale Alighistos, si ispira alla memoria e all’opera del fondatore di Italia Nostra, Umberto Zanotti Bianco, archeologo e filantropo che ha speso parte della sua esistenza per la crescita culturale e il riscatto della dignità della Calabria più periferica ed emarginata e per la conoscenza archeologica del suo territorio, a oltre cent’anni della sua venuta in Calabria per soccorrere la popolazione dopo il disastroso terremoto del 1908. Il logo-immagine dei testimonial è rappresentato da una antefissa che risale al V sec. a.C – riprodotta dall’artista Raffaele Famà – ritrovata nel territorio del comune di Limbadi – fraz. San Nicola de Legistis – luogo dove lo stesso archeologo si è recato nel ’56.

Il fatto testimonia l’interesse dello Zanotti Bianco per le aree periferiche e perciò rappresenta il simbolo delle radici storiche più profonde e autentiche, quella Magna Grecia, all’epoca centro di irradiazione culturale. Per cui questi riconoscimenti hanno la fondamentale missione di porre al centro l’impegno di personalità che si siano distinti nel mondo politico-istituzionale, dell’arte, del giornalismo, ma anche a scrittori e semplici persone della società civile, per la salvaguardia del territorio regionale nelle sue identità e vocazioni, nel rispetto della memoria storica e dei valori collettivi.