Lucca non si libera dalla morsa del gelo

Mentre la Protezione Civile comunale ha proseguito per tutta la giornata nell’attività di riaperture della viabilità nelle zone collinari, raggiungendo anche le ultimi famiglie che erano rimaste isolate è arrivata dalla Regione Toscana una nuova allerta, questa volta per il ghiaccio. Le temperature, infatti, saranno in netto calo anche a Lucca fino a lunedì 6 febbraio, con possibili formazioni di ghiaccio e non è esclusa, quindi, anche qualche altra spruzzata di neve.

Vista la criticità, la Protezione Civile Comunale ha proseguito nell’opera di spalatura della neve, in modo intenso, nella convinzione che il gelo possa attecchire meno se le strade sono pulite dalla precipitazioni nevose.

Nella giornata di oggi tutti i mezzi disponibili sono stati all’opera per eliminare le ultime criticità rimaste sulla viabilità secondaria collinare, dove rami e alberi caduti sotto il peso della neve hanno complicato il quadro, e rallentato la marcia per raggiungere anche le ultime famiglie rimaste come a Mutino (già raggiunte), a Tramonte, a Montecatino e nella brancolerai.

“Nessuno è stato lasciato solo – rassicura Antonino Azzarà, assessore con delega alla Protezione Civile che è stato sempre presente nella sede dell’ex Caserma Lorenzini -, abbiamo mantenuto il contatto con le oltre 100 chiamate di emergenza che abbiamo ricevuto, certo maggiori difficoltà ci sono state per le famiglie che vivono più isolate e nelle zone collinare dove la precipitazione nevosa è stata più intensa. L’attività comunque non si interromperà nemmeno nei prossimi giorni: la sala operativo continua  a coordinare, anche se è stata fatta l’opera preventiva, perché alla luce delle previsioni, che cambiano più volte nella giornata, non escludiamo di dover fare ulteriori passaggi di spargimento del sale in alcune aree della viabilità comunale che riteniamo più a rischio”.

Intanto, l’impegno dell’amministrazione comunale, come richiesto specificatamente dal sindaco Mauro Favilla si è accentrato anche sulle scuole, con la ripulitura dei piazzali e dei parcheggi, ma anche con la spalatura dei vialetti e lo spargimento del sale, laddove sia stato necessario, come emerso dal contatto con i direttori didattici che hanno fornito il quadro della situazione nei diversi istituti.