Sicurezza…è camminare al passo del più lento

Si è tenuta ieri in Sala della Pace a Palazzo Valentini la conferenza stampa di presentazione del progetto  “Sicurezza…è camminare al passo del più lento”, realizzato dall’Assessorato alle Politiche della Sicurezza e Protezione Civile in collaborazione con Unicef e Medici Senza Frontiere.

Oltre all’Assessore Ezio Paluzzi, hanno partecipato il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il Direttore Generale di Medici Senza Frontiere, Konstantinos Moschochoritis e il Presidente del Comitato Provinciale Unicef di Roma, Claudio Leone.

Il progetto  ha come obiettivo quello di sensibilizzare i giovani sui temi della sicurezza e delle crisi dimenticate.

Molto spesso i ragazzi si sentono insicuri semplicemente perché non conoscono e non si rapportano con “l’altro”.

Per questo motivo, l’Assessorato alle Politiche della Sicurezza e Protezione Civile ritiene sia importante coinvolgere i giovani in un percorso di conoscenza e di promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti e far vivere loro un’esperienza di solidarietà attiva.

L’iniziativa vede la collaborazione di due importanti partner, leader nell’azione umanitaria: Unicef e Medici Senza Frontiere. Il progetto si articolerà in sette incontri presso le scuole medie della provincia di Roma.

L’incontro con i ragazzi, sarà tenuto da operatori Unicef e di Medici Senza Frontiere.

In particolare, l’intervento dell’Unicef verterà sui principi e sugli articoli della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, mentre Medici Senza Frontiere sensibilizzeranno i ragazzi al tema della malnutrizione infantile, una delle emergenze che affligge molte popolazioni dei Paesi più disagiati.

L’ assessore alla Sicurezza Ezio Paluzzi ha sottolineato che  ”è un progetto unico in Italia. Molti altri fanno annunci, noi passiamo ai fatti per incidere sulla freddezza sociale di questo periodo. Sensibilizzando i più giovani vogliamo creare una nuova considerazione del vivere civile, vogliamo incidere sulla freddezza generale,  che è decisamente in aumento. Purtroppo l’incerto futuro delle Province ha limitato i nostri progetti e abbiamo dovuto  condensare, in 4 mesi, quello che avremmo voluto fare in 3 anni.  Ma l’importante è avviare dei percorsi pratici come questo”.