Matteo Salvini categorico: Armando non molla

“Siamo tutti Siri”. Sono i cori che provengono dalle piazza italiane. E Matteo Salvini replica: “Armando non molla”. Il sottosegretario non darà le dimissioni chieste dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A meno che non intervengano fatti nuovi, l’uomo che ha importato la flat tax nel programma della Lega e del governo rimarrà al suo posto almeno fino a mercoledì. In quella data è stato fissato un Consiglio dei ministri. Il leader della Lega neppure ha risposto alla provocazione di Luigi Di Maio che gli ha ricordato che in Cdm i grillini hanno la maggioranza. L’ira del Capitano nei confronti di Conte non è affatto diminuita e scherza… “Io vorrei sentire Antonio Conte, se viene al Milan”. A Modena, sul palco con il leader leghista è salito anche l’ex centravanti azzurro Luca Toni. “Aveva detto che avrebbe cercato di capire, che si sarebbe fatto un’idea… Ma che cosa è successo, che cosa gli ha fatto chiedere le dimissioni di Armando? Assolutamente nulla” avrebbe detto Salvini ai suoi fedelissimi. Fonti della Lega non escludono che il leader vada davvero alla conta tra i ministri. Ma il governo non cadrebbe. “Faccio e farò tutto quello che posso perché il governo vada avanti. Gli italiani mi pagano lo stipendio per lavorare non per litigare. Se dipende da me va avanti, ma si devono dire dei sì e non solo dei no”. Ma il Corriere della Sera oggi pubblica un sondaggio che rileva come “per il 60 per cento degli elettori leghisti l’esecutivo non arriverà a fine anno”. La rabbia dei leghisti è tanta. Il conto alla rovescia è iniziato. Con una Lega sopra il 32% si apre la crisi di Governo!