Roma, sta per scoppiare la grana rifiuti

Lazio e rifiuti, un rapporto d’amore ed odio con la politica tant’è che si ripropone con insistenza il commissario ai rifiuti. A rendere noto lo scandalo è il consigliere regionale verde Angelo Bonelli. “Di Paolo è stato chiarissimo – racconta l’ambientalista – nel ribadire, testualmente, che se dalla politica non arriveranno le risposte attese, è possibile il commissariamento della gestione dei rifiuti”. Stando alla testimonianza del verde, lo scenario che si profila è lo stesso in vigore dal 2000, primo anno di gestione straordinaria dell’emergenza rifiuti delegata all’ex presidente della Regione Francesco Storace. Da allora la politica della raccolta e dello smaltimento è stata ininterrottamente condotta all’insegna dell’emergenza. Cessata soltanto nell’ultimo anno di giunta Marrazzo. Il commissariamento vuol dire, in sintesi, il conferimento di poteri straordinari al Governatore che dovrebbero consentirgli di risolvere in modo più spiccio, senza passare attraverso le votazioni alla Pisana, i problemi che paralizzano l’approvazione del piano rifiuti. Sempre gli stessi, tanto con Storace quanto con Marrazzo e ora con Polverini: vale a dire la chiusura di Malagrotta, la localizzazione di un sito alternativo, la localizzazione dei nuovi termovalorizzatori ed il miglioramento della raccolta differenziata. Che Marrazzo fissava a quota 50 per cento nel 2010 e che ora la giunta di centrodestra vorrebbe portare al 65 per cento per il 2012. Ma che intanto è ferma al livello medio dell’ultimo decennio: il 20 per cento scarso. Intanto la Polverini procede ad annunci, ultimo quello di otto nuovi impianti di compostaggio, il recupero di risorse finanziarie (precedentemente stornate dai Fas per la sanità) per nuovi eco centri ed altri cinque impianti per il trattamento meccanico biologico. Il tutto mentre a Fiumicino, alle porte della Capitale, è polemica per l’ipotesi sempre più concreta di localizzare un inceneritore nelle vicinanze di Palidoro. Nel parla anche una delibera approvata in giunta nel 2008, che sollecita studi di fattibilità in previsione di un impianto da 20 mila watt. “Una decisione presa sopra la testa dei cittadini – s’arrabbia il consigliere Idv Claudio Cutolo .- che non sono stati informati del progetto nonostante la stessa giunta Canapini avesse sollecitato “il più ampio confronto con il territorio”. Finirà che qui arriveranno inceneritore e discarica. Senza che nessuno sappia ancora chi deve gestire l’impianto e che impatto avrà sull’ambiente”.