La Roma dice addio alla Champions League dopo un’autentica battaglia

La Roma esce  dalla Champions League per via di un rigore assegnato con il Var nel finale del secondo tempo supplementare. Tiro dal dischetto assegnato dopo la trattenuta di Florenzi su Fernando. A rendere ancora più amara la sconfitta, un fallo di Marega su Schick in pieno recupero che Cakir non va neanche a vedere al monitor. Tanti rimpianti per Di Francesco, in quella che potrebbe essere la sua ultima gara in panchina, tradito da due senatori come Dzeko e Florenzi e da un atteggiamento troppo prudente. Come l’anno scorso nell’impresa contro il Barcellona, il tecnico giallorosso si è affidato ad un’inedita difesa a tre. E’ il solo Perotti a dimostrare voglia di correre per fare male. Il rigore segnato da De Rossi è solo un’illusione dopo il vantaggio di Soares, perché anche nel secondo tempo sono i portoghesi a fare la gara. Gli italiani perdono De Rossi e poi anche il suo sostituto, Pellegrini. Quando Corona e Marega approfittano delle dormite di Karsdorp e Marcano, la qualificazione torna in equilibrio. Nei supplementari la Roma gioca meglio. Nel finale sbagliano Dzeko e Florenzi, oltre all’arbitro Cakir sul controverso episodio su Schick. L’unico a fare le cose per il meglio è Telles, ex interista. La sua freddezza su rigore gela il popolo romanista.