Chirurgia e innovazione, la Calabria al centro del dibattito: a Vibo Valentia il Congresso Regionale SIC 2025

Sarà l’Hotel 501 di Vibo Valentia a ospitare, il 9 e 10 maggio 2025, il Congresso Regionale della Società Italiana di Chirurgia (SIC), evento di rilievo nazionale che per la prima volta fa tappa in Calabria. A presiederlo sarà il professor Bruno Nardo, figura di spicco della chirurgia italiana: direttore dell’UOC presso l’Azienda Ospedaliera “Annunziata” di Cosenza, docente di chirurgia generale all’Università della Calabria e direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia.

Al centro dei lavori congressuali ci sarà la gestione dei pazienti fragili, tema sempre più cruciale per una sanità moderna ed equa, insieme all’esigenza di rinnovare le pratiche operatorie con approcci più sostenibili, rapidi e personalizzati.

Pazienti fragili, serve una visione nuova

«Non basta guardare l’età anagrafica – sottolinea il professor Nardo – ma è fondamentale valutare quella biologica per assicurare trattamenti adeguati. I pazienti fragili, spesso over 75 o affetti da patologie oncologiche, meritano percorsi chirurgici calibrati e rispettosi della loro complessità clinica».
L’obiettivo è garantire una qualità della vita migliore anche nei casi più delicati, grazie all’adozione di tecnologie d’avanguardia e protocolli di cura multidisciplinari.

Fast-track e team integrati: la nuova frontiera della sala operatoria

Uno dei pilastri dell’edizione 2025 sarà la cosiddetta fast-track surgery, una modalità che riduce lo stress chirurgico e accorcia i tempi di recupero. Il modello si basa su un lavoro di squadra che coinvolge chirurghi, anestesisti, infermieri e fisioterapisti, agendo in sinergia per supportare al meglio il paziente nel percorso pre e post-operatorio.
«Si tratta di un cambio di mentalità – spiega Nardo – che sta già offrendo risultati eccellenti anche in settori specialistici come la proctologia».

Formare i chirurghi del futuro: l’urgenza di investire sui giovani

Altro tema chiave sarà il calo delle vocazioni chirurgiche. Un fenomeno diffuso, che però – secondo Nardo – può essere contrastato con percorsi di formazione integrata. «In Calabria, grazie alla collaborazione tra l’Università della Calabria e l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, stiamo costruendo un modello virtuoso: gli specializzandi entrano subito in sala, vivono la realtà ospedaliera e si formano sul campo. Questo entusiasmo va coltivato».
Solo con investimenti concreti nella formazione e nell’aggiornamento si potrà garantire un futuro di qualità alla chirurgia italiana.

I protagonisti del congresso

L’evento vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama chirurgico nazionale. Tra gli ospiti d’onore, il professor Antonino Cavallari in qualità di presidente onorario. Il dottor Francesco Pata e il dottor Michele Ruggiero guideranno il comitato organizzatore.
Specialisti provenienti da numerose regioni italiane porteranno i risultati delle più recenti esperienze cliniche, offrendo spunti preziosi per una riflessione condivisa.

Il congresso di Vibo Valentia si candida a diventare un punto di riferimento per una chirurgia più umana, innovativa e capace di affrontare le nuove sfide della medicina contemporanea.