Crotone, le associazioni ambientalistiche comunicano che non possono più intervenire nel recupero di animali selvatici feriti o in difficoltà

Le associazioni ambientaliste Circolo per l’ambiente IBIS ,WWF
Provincia di Crotone, ENPA Crotone comunicano con profondo rammarico
alla cittadinanza che, a partire da oggi, non saranno più in grado di
intervenire nel recupero di animali selvatici feriti o in difficoltà
sul territorio provinciale.
Questa difficile decisione è stata presa a seguito del grave
disinteresse mostrato dalle istituzioni locali nei confronti del
rispetto delle normative vigenti in materia di tutela della fauna
selvatica. La Legge Regionale Calabria n. 9/1996 e la Legge Nazionale
n. 157/1992 attribuiscono precise responsabilità alle amministrazioni
e agli enti preposti, obbligandoli a intervenire in situazioni di
emergenza.
Tuttavia, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni e segnalazioni,
tali obblighi sono stati sistematicamente ignorati, lasciando il peso
dell’intervento alla buona volontà dei cittadini e dei volontari. Una
situazione insostenibile, che ci ha portato a compiere un passo
estremo: l’autodenuncia e la denuncia alla Procura degli enti
preposti, al fine di smuovere le coscienze e costringere le
istituzioni ad assumersi le proprie responsabilità.
Le dichiarazioni dei presidenti:
Girolamo Parretta (Circolo per l’ambiente IBIS): “Abbiamo effettuato
centinaia di salvataggi, spesso in condizioni estreme. Ma il
volontariato ha dei limiti. Non possiamo più coprire le mancanze delle
istituzioni. Chiediamo un intervento immediato per evitare una strage
di animali selvatici. Vigileremo affinché le istituzioni prendano
provvedimenti seri e concreti.”
Paolo Asteriti (WWF Provincia di Crotone)” La fauna selvatica
rappresenta un elemento essenziale per l’equilibrio del territorio,
sia essa stanziale o di carattere migratorio, già l’assenza di un Cras
Provinciale comporta notevoli sacrifici in termini di tempistica ed
economici, per tanto sebbene abbiamo recuperato più di 70 esemplari
nel 2024 ci vediamo costretti a dire di no ad ulteriori interventi,
aspettando che le istruzioni ci invitino per un tavolo operativo,
prima che arrivi la stagione calda.”
Giuseppe Trocino (ENPA Crotone): “La nostra è una decisione sofferta,
ma necessaria. Abbiamo dedicato anni di impegno e passione alla
salvaguardia degli animali, ma non possiamo più farlo a rischio di
conseguenze penali. Le istituzioni devono capire che la situazione è
insostenibile.”
È importante sottolineare che le nostre associazioni sono impegnate da
oltre 40 anni nella tutela dell’ambiente e nella salvaguardia delle
specie animali, e che in questo lungo periodo ci siamo resi
protagonisti di centinaia di salvataggi, spesso in condizioni
difficili e rischiose. Ma il volontariato non può e non deve
sostituirsi allo Stato, tanto più che l’intervento diretto sui
selvatici da parte di singoli cittadini è vietato e può comportare
conseguenze penali.
Rivolgiamo un appello accorato alle istituzioni affinché intervengano
con urgenza per garantire il soccorso e la cura della fauna selvatica.
Ci avviciniamo al periodo della nidificazione, e senza un intervento
tempestivo, molti pulli caduti dal nido saranno condannati a morte
certa. Non possiamo permettere che la nostra provincia diventi teatro
di una strage silenziosa.