Il denaro contante continua ad essere la forma di pagamento preferita ma si può tenere in casa?

Ci sono dei limiti da rispettare per chi vuole tenere i soldi in casa? Gli strumenti di pagamento sono al centro della discussione, considerando i vari cambiamenti subiti nel corso degli anni. Un processo evolutivo che potrebbe portare al graduale abbandono del contante a favore dei pagamenti elettronici.

Ma, nonostante le iniziative volte ad incentivare l’uso degli strumenti di pagamento elettronici, il denaro contante continua ad essere la forma di pagamento preferita. Tanti sono coloro che decidono di prelevare del denaro dal conto corrente per conservarlo in casa. In tanti si chiedono se vi siano o meno dei limiti da rispettare per evitare di dovere fare i conti con degli spiacevoli inconvenienti.

Tenere del denaro contante in casa è possibile. Conservare contanti in un luogo nascosto della propria abitazione è legale. Non vi è un limite massimo di denaro che una persona può custodire in casa. Proprio per questo motivo non vi è alcun motivo di temere di dover fare i conti con possibili controlli da parte della Guardia di Finanza o dell’Agenzia delle Entrate. Ognuno è libero di conservare in casa quanto denaro desidera.

Non si corrono problemi se e solo se il denaro viene impiegato in modo lecito. Se tenere del denaro contante in casa non desta problemi, a destare attenzione è la relativa modalità di impiego e destinazione d’uso. Dal 1° luglio 2020, vi è il divieto di usare i contanti per pagamenti superiori ai 2 mila euro.