I titoli di Stato e i libretti postali non concorrono più al calcolo dell’Isee 2025: le novità del Governo

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Con una modifica attesa da tempo, il Governo ha escluso titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio dal calcolo dell’Isee, con un limite di 50 mila euro. La novità, contenuta nel Decreto della Presidenza del Consiglio firmato da Giorgia Meloni, modifica il Dpcm 159/2013 stabilendo nuovi criteri per l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente delle famiglie.

Il Dpcm di Giorgia Meloni

La riforma entra in vigore con il Dpcm del 14 gennaio 2025, dopo un lungo iter di approvazione. Questa modifica consente a molte famiglie di abbassare il valore dell’Isee, aumentando il numero di nuclei che possono accedere a prestazioni sociali agevolate, come il bonus bollette, l’Assegno Unico e altri aiuti fiscali.

Impatti sui bonus e sulla spesa pubblica

L’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo potrebbe aumentare la spesa pubblica di circa 44 milioni di euro, coperti dalla Manovra 2024, con un incremento medio dello 0,23%. L’Assegno Unico potrebbe essere l’area maggiormente influenzata, grazie alla diffusione dell’agevolazione e alla sua struttura legata al reddito.

Le novità per le persone con disabilità

Il Dpcm introduce misure specifiche per le famiglie con persone disabili o non autosufficienti, escludendo i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari dal calcolo del reddito. Inoltre, viene introdotta una maggiorazione dello 0,5 al parametro della scala di equivalenza per ciascun componente con disabilità media, grave o non autosufficiente.

Le nuove disposizioni entreranno in vigore senza influire sulle attestazioni Isee già rilasciate, che rimarranno valide fino alla loro scadenza naturale.