Come ottenere l’indulgenza plenaria nel Giubileo 2025: significato, storia e indicazioni pratiche

Il Giubileo del 2025 si avvicina e, con esso, l’opportunità di ricevere l’indulgenza plenaria, un dono spirituale che la Chiesa cattolica offre ai fedeli. Ma come funziona esattamente l’indulgenza? Quali sono le condizioni per ottenerla e quale è il messaggio di Papa Francesco per questo evento straordinario?

Che cos’è l’indulgenza plenaria?

L’indulgenza plenaria è la remissione totale della pena temporale dovuta ai peccati già confessati e perdonati. Non si tratta di un “perdono dei peccati” – che si ottiene attraverso la confessione sacramentale – ma di una purificazione ulteriore che libera il fedele da ogni residuo legato al peccato. Questo è reso possibile grazie ai meriti di Cristo, della Vergine Maria e dei santi, custoditi nel cosiddetto “Tesoro della Chiesa”.

Cenni storici sulle indulgenze

Le indulgenze hanno radici antiche nella tradizione della Chiesa. Già nei primi secoli del cristianesimo, i penitenti potevano ricevere riduzioni delle penitenze imposte dai sacerdoti. Tuttavia, è nel Medioevo che le indulgenze assumono una forma più strutturata, legata al concetto di remissione delle pene temporali attraverso opere pie, pellegrinaggi o contributi alla Chiesa.

Un momento cruciale è rappresentato dal Giubileo del 1300, indetto da Papa Bonifacio VIII, durante il quale fu proclamata l’indulgenza plenaria per chiunque visitasse le basiliche romane. Questo evento segnò l’inizio della tradizione giubilare. Sebbene il tema delle indulgenze abbia generato controversie – come quelle che portarono alla Riforma protestante – il Concilio di Trento (1545-1563) ne confermò il valore spirituale, regolamentandone l’uso per evitare abusi.

Le condizioni per ottenere l’indulgenza

Durante il Giubileo del 2025, i fedeli potranno ottenere l’indulgenza plenaria seguendo alcune condizioni precise:

  1. Confessione sacramentale: è necessario essere in stato di grazia, cioè aver ricevuto il perdono dei peccati attraverso la confessione.
  2. Comunione eucaristica: partecipare alla Messa e ricevere l’Eucaristia.
  3. Preghiera per il Papa e le sue intenzioni: recitare preghiere specifiche come il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Credo.
  4. Compimento dell’opera indulgente: nel caso del Giubileo, attraversare una Porta Santa – simbolo di Cristo – che sarà aperta nelle principali basiliche di Roma e in molte altre diocesi del mondo.
  5. Pentimento sincero: avere un cuore libero da ogni attaccamento al peccato, anche veniale.

Preghiere e riflessioni

Il pellegrinaggio attraverso la Porta Santa è un gesto simbolico che rappresenta il passaggio dalla vita di peccato a una vita rinnovata in Cristo. Durante il percorso, i fedeli sono invitati a recitare preghiere e a meditare sul significato della misericordia divina.

Ecco una delle preghiere consigliate per il Giubileo, anche nella sua versione latina:

Preghiera del Perdono
“Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, abbi pietà di me, peccatore. Guidami sulla via della misericordia e rendimi degno di partecipare al tuo Regno eterno.”
“Domine Iesu Christe, Fili Dei vivi, miserere mei peccatoris. Deduc me in viam misericordiae et redde me dignum participem regni tui aeterni.”

Il messaggio di Papa Francesco

Papa Francesco, nel suo messaggio per il Giubileo 2025, ha sottolineato il tema della speranza come filo conduttore dell’evento. “Pellegrini di speranza” è infatti il motto scelto per questo Giubileo. Il Pontefice invita i fedeli a riscoprire il significato profondo della misericordia e della riconciliazione, incoraggiando un impegno concreto per costruire un mondo più giusto e fraterno.

“La speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo” (“Spes autem non confundit, quia caritas Dei diffusa est in cordibus nostris per Spiritum Sanctum”, Rm 5,5). Questo versetto biblico è stato posto al centro delle riflessioni giubilari, un richiamo potente a fidarsi della promessa di Dio anche nei momenti di difficoltà.

Papa Francesco ha anche esortato i fedeli a vivere il Giubileo non solo come un evento personale, ma come un’occasione per aprirsi agli altri: “Il Giubileo è un tempo per rinnovare la solidarietà, per accogliere il prossimo e per prendersi cura del creato, doni preziosi che Dio ci ha affidato.”

Indulgenza anche per i defunti

Un aspetto significativo dell’indulgenza plenaria è che può essere offerta anche per le anime dei defunti. Questo atto di carità spirituale permette di aiutare i propri cari che si trovano ancora in Purgatorio, abbreviando il loro tempo di purificazione. Per fare questo, il fedele deve compiere le stesse condizioni previste per ottenere l’indulgenza personale, unendo l’intenzione di offrirla per un defunto.

Il Giubileo del 2025 è un’occasione straordinaria per rinnovare la propria fede e ricevere il dono dell’indulgenza plenaria. Seguendo le indicazioni della Chiesa e le parole di Papa Francesco, ogni fedele può intraprendere un cammino di conversione e speranza, riscoprendo la bellezza della misericordia divina e il valore della comunità. Come ricordato dal Pontefice, “siamo tutti pellegrini, chiamati a camminare insieme verso una meta comune: la pienezza della vita in Dio”.