Pozzuolo Martesana. Marec Konrad Daniec arrestato con l’accusa di aver ucciso Hanna Herasimchyk
I Carabinieri di Milano hanno arrestato Marec Konrad Daniec. Il polacco di 43 anni è accusato di avere ucciso la sua compagna, trovata senza vita il 13 giugno. Il corpo di Hanna Herasimchyk, 43 anni, ex ballerina bielorussa, era stato rinvenuto nell’appartamento in cui la coppia viveva, a Pozzuolo Martesana. Hanna Herasimchyk presentava vistose ecchimosi e segni di asfissia. I Carabinieri hanno eseguito per Marec Konrad Daniec un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano con l’accusa di omicidio doloso.
Marec Konrad Daniec, la notte tra il 11 e il 12 giugno, dopo una violenta lite con la compagna Hanna Herasimchyk, l’aveva soffocata simulando poi di averla trovata solo la mattina del 13 giugno. Hanna Herasimchyk presentava vistose ecchimosi e segni di “asfissia meccanica” provocata da terze persone. Il delitto è maturato nell’ambito di un rapporto conflittuale tra la donna e il compagno con frequenti litigi e aggressioni reciproche e le indagini hanno fatto emergere gravi indizi a carico del convivente, grazie alle attività tecniche di intercettazione e di analisi delle copie forensi dei telefoni comparati con gli esiti dell’autopsia e con gli accertamenti scientifici sulle tracce biologiche trovate sulla scena del crimine.
Marek Konrad Daniec ha cercato di “precostituirsi un alibi” subito dopo il delitto, mandando messaggi alla compagna già morta e tentando anche di “sviare le indagini” per far ricadere su altri l’attenzione degli inquirenti. In base a quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla pm Francesca Crupi, l’omicidio sarebbe avvenuto in un “lasso temporale di 18 minuti”, il tempo che Daniec ha trascorso nell’appartamento di Pozzuolo Martesana nella notte del 12 giugno e del quale non aveva fatto menzione durante l’interrogatorio, tra le ore 01:58 e le ore 02:16, l’ora in cui avrebbe compiuto il delitto.
La relazione tra i due, come hanno confermato alcuni amici di Hanna, era “conflittuale e turbolenta”. La donna aveva confidato a un amico di frequenti litigi che spesso sfociavano in aggressioni. Tra questi, anche un episodio in particolare durante il quale l’uomo l’avrebbe percossa “talmente violentemente da farle perdere conoscenza”. Da parte della donna, tuttavia, non risultano denunce nei suoi confronti né ricoveri in ospedale. Il corpo della donna era stato rinvenuto il 13 giugno dal compagno, che aveva lanciato l’allarme affermando di essersi allontanato dall’abitazione per due giorni in seguito a un litigio e di averla trovata morta una volta rientrato.