Commercio di prossimità e turismo per rilanciare Torino

La situazione di turismo e alberghi a Torino è stata nuovamente oggetto di discussione a Palazzo Civico, nella seduta del 15 novembre 2024 della Commissione Terza, presieduta da Pierino Crema (PD).

Il direttore di Ascom Confcommercio Torino, Carlo Alberto Carpignano, ha evidenziato le attuale difficoltà del commercio di prossimità, che sta soffrendo – ha detto – anche a causa della riduzione del potere di acquisto delle famiglie, mentre il trend del settore alberghiero è lineare e c’è stata un’esplosione di bed and breakfast. Ha anche denunciato il problema delle “spaccate” alle vetrine dei negozi.

Occorre – ha affermato Carpignano – lavorare su un nuovo Piano regolatore che salvaguardi e promuova il commercio di prossimità, occasione di sviluppo, sicurezza, economia e socialità.

Il presidente di Assoturismo Confesercenti Torino, Fulvio Griffa, ha illustrato le grandi opportunità offerte dal turismo, in particolare nel centro città, che però non deve essere legato solo ai grandi eventi.

Ci sono problemi strutturali – ha sottolineato – con difficoltà legate al post Covid e molte imprese che hanno chiuso. Serve potenziare il Distretto Urbano del Commercio (Duc) – ha detto – e i Piani Integrati d’Ambito (Pia), ad esempio valorizzando i portici di Torino, per dare nuova vitalità al centro, promuovendo così allo stesso tempo il turismo e la qualità della vita dei residenti.

Per Luca Amato, direttore Assoturimo e coordinatore Assohotel Torino, occorre fare sistema e promuovere tutto il sistema recettivo, non solo quello alberghiero, sia per il turismo “leisure” che “business”, contrastando l’abusivismo.

Nel dibattito in Commissione, Andrea Russi (M5S) ha chiesto di approfondire il sistema di leve che il Piano Regolatore può utilizzare per incentivare il commercio e salvaguardare le imprese in attività. Occorre poi promuovere il “city branding” – ha aggiunto.

L’Amministrazione deve favorire comunicazione e lavoro di squadra – ha affermato Valentino Magazzù (PD) – e incentivare ulteriormente il turismo congressuale, che può portare un grande valore aggiunto all’economia locale. Come avvenuto per lo Sport, sarebbe opportuno istituire anche una Consulta del Turismo – ha proposto.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha chiesto quali siano le interlocuzioni in corso per la redazione del nuovo Piano Regolatore Generale e un approfondimento sul calo dei bar, a vantaggio dei ristoranti, e sui taxi presenti in città.

Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha lamentato l’assenza in città di locali che offrano la possibilità di pranzare anche dopo le ore 14.30.

Il turismo congressuale non può da solo risollevare le sorti di Torino – ha sostenuto Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) – e occorre investire anche su quello “low cost”.

Torino è una città che incanta per le sue bellezze e la sua ospitalità – ha detto Tiziana Ciampolini (Torino Domani) – ma dobbiamo continuare a lavorare per promuovere la partecipazione allo sviluppo e l’innovazione, nella quale eccelliamo, come testimonia la recente investitura a Capitale europea dell’innovazione.

Le Istituzioni lavorano insieme per fare conoscere Torino nel mondo – ha aggiunto Caterina Greco (PD) – ma c’è ancora molto da fare, anche per ampliare l’offerta ricettiva.

L’assessore al Commercio Paolo Chiavarino ha ribadito che Torino sta vivendo una profonda trasformazione e sta sviluppando importanti settori, come intelligenza artificiale, aerospazio e medicale, ma servono strutture adeguate per attrarre turisti e investitori.

Infine, la vicesindaca Michela Favaro ha evidenziato la priorità dell’Amministrazione nella riconversione del tessuto industriale, per mantenere il livello occupazionale e attirare investimenti di aziende ad alto contenuto tecnologico, che possono impiegare professionalità qualificate.