Crotone presentata la maschera di carnevale della città

Maschera vincente

Si chiamerà “Teorema” la maschera di carnevale ufficiale della Città di Crotone.

E’ la maschera vincente dell’avviso pubblico promosso dall’assessorato alla Cultura finalizzato alla realizzazione di una maschera carnevalesca che caratterizzi la città.

La presentazione della maschera vincente si è tenuta questa mattina nella Sala Margherita dove sono state illustrate, tra l’altro, le ventisette proposte pervenute all’Ente ai sensi dell’avviso pubblico.

Ad aggiudicarsi la vittoria è stata Valeria Carnovale, una giovane studentessa dell’Istituto “Pertini – Santoni”

La commissione giudicatrice presieduta dal dirigente del Settore Cultura Francesco Marano composta dal maestro orafo Michele Affidato, dalla stilista Giovanna Cuomo, dal prof.ssa Cecilia Trocino, dal direttore del Museo Archeologico Gregorio Aversa e dalla funzionaria dell’ufficio Cultura Carmen Messinetti ha premiato la proposta della giovane studentessa.

L’assessore alla Cultura Nicola Corigliano nell’introdurre la giornata ha evidenziato le finalità del concorso teso alla valorizzazione del patrimonio immateriale della città.

La maschera, infatti, oltre a rispettare criteri di originalità doveva racchiudere un significato filosofico/scientifico, antropologico ed illustrare un percorso inclusivo, democratico e sociale e prendere spunto dai miti e dalle storie, dalle arti, dai mestieri, dai sapori del territorio.

L’assessore ha anche evidenziato la grande partecipazione, in particolare degli alunni delle scuole cittadine, che rafforza il senso di appartenenza e la coesione sociale.

Emozionata Valeria Carnovale ha illustrato la sua creazione: la scelta è caduta su Pitagora e la maschera contiene elementi simbolici per rappresentare il personaggio. In particolare il teorema che porta il suo nome, il tetractys il triangolo equilatero ed, inoltre, la civetta capace di vedere nel buio che simboleggia la saggezza che Pitagora colloca alla base della filosofia.

Per quanto attiene il vestito: la tunica in lino bianco con bordini e la “lira” ricamata con un filo d’oro a rappresentare che la musica rivestiva un ruolo importante nel pensiero pitagorico