Cori razzisti contro Mike Maignan: per l’Udinese obbligo di disputare una partita a porte chiuse

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Inevitabile il provvedimento del giudice sportivo della Serie A che ha sanzionato l’Udinese con l’obbligo di disputare una partita a porte chiuse per i cori razzisti contro il portiere milanista Mike Maignan in occasione della gara di sabato scorso al Bluenergy Stadium. Visto il referto arbitrale, nonché il rapporto dei collaboratori della Procura Federale, in ordine alle manifestazioni di discriminazione razziale che hanno interessato in più occasioni, durante la gara, il calciatore della “Soc. Milan Maignan Mike Peterson, e che hanno portato all’effettuazione di n. 2 annunci con altoparlante, nonché a una prima interruzione del gioco per circa 1 minuto, di poi a una sospensione della gara per circa 5 minuti”, si legge nella disposizione.

Il giudice sportivo sottolinea “la obiettiva gravità dei fatti descritti e riportati, che hanno comportato l’adozione delle misure previste dall’apposito protocollo procedurale contenuto nelle norme federali” e rileva “che non sono state riportate, durante e dopo i fatti, e nonostante i 2 annunci al pubblico, chiare manifestazioni di dissociazione da tali intollerabili comportamenti da parte dei restanti sostenitori (elemento che sarebbe stato rilevante in senso attenuante, e finanche esimente in presenza degli altri presupposti, ai sensi dell’art. 29, comma 1, lett. e Cgs)”. Viene tuttavia applicata la sanzione minima prevista, con l’obbligo di disputare una sola gara a porte chiuse, in considerazione del “comportamento attivo della società Udinese, e la disponibilità manifestata fin da subito a collaborare per l’individuazione dei responsabili”. I friulani sconteranno la sanzione in occasione della gara casalinga di campionato contro il Monza, valida per il 23° turno, in programma il 3 febbraio.

L’Udinese calcio intende adottare tutte le misure necessarie per dare un segnale forte, escludendo a vita dal Bluenergy Stadium l’autore già individuato delle espressioni razziste. I legali della società valuteranno il dispositivo del giudice sportivo prima di assumere qualsiasi decisione assieme alla famiglia Pozzo.

Intanto la Procura di Udine ha reso noto di aver aperto un procedimento penale a carico della persona individuata e denunciata per il reato di incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi (604 bis), in merito alla partita di domenica scorsa Udinese-Milan. Lo rende noto il Procuratore, Massimo Lia, in un comunicato, precisando che ieri la Procura ha ricevuto una prima informativa sulla vicenda. La Procura ha fatto sapere che le indagini continuano per verificare nel dettaglio la dinamica di quanto accaduto, se vi sono altre persone responsabili e il ruolo avuto dalla persona denunciata.