Salvini: complimenti all’amico Wilders, ora nuova Europa

Matteo Salvini e Adriano Galliani ph dal profilo facebook del leader della Lega

Matteo Salvini ha inviato un sms di sostegno e complimenti “all’amico Geert Wilders” dopo i primi dati emersi dagli exit poll che danno il suo partito Pvv primo in Olanda. “Altro che inciucio con i socialisti, il 3 dicembre a Firenze nascerà una nuova Europa” spiega il leader della Lega ricordando la manifestazione organizzata dalla Lega con gli alleati europei (tra cui Wilders). Lo rende noto la Lega.

Alle elezioni legislative in Olanda vince l’estrema. Nel dopo Mark Rutte nei Paesi Bassi gli olandesi scelgono Geert Wilders. L’ultranazionalista anti-Islam è in testa nel primo exit poll diffuso alla chiusura delle urne, suggellando i pronostici della vigilia e aprendo la strada a un terremoto politico europeo.

Wilders sarà l’ago della bilancia per dare vita ad una coalizione marcatamente di destra. Il Pvv di Wilders va verso 35 seggi su 150. Dopo una campagna elettorale tesa, con oltre 13 milioni di olandesi chiamati di voto si sono mobilitati, più che raddoppiando il bottino dei 17 seggi ottenuti alle politiche del 2021, il Pvv di Wilders si aggiudicherebbe 35 dei 150 seggi in palio nella Camera Bassa degli Stati Generali d’Olanda, l’unica a suffragio universale.

Al ticket Laburisti-Verdi guidati dall’ex vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, andrebbero 26 seggi (contro i rispettivi 9 e 8 ottenuti correndo separatamente all’ultima tornata). Terza, con un risultato deludente rispetto alle attese, la leader di origini curde Dilan Yesilgoz, considerata l’erede di Rutte e ferma a 23 seggi (11 in meno rispetto a quanto fatto nel 2021 dal suo predecessore). Più staccato a 20 seggi il Nuovo contratto sociale (Nsc) fondato ad agosto dall’outsider cristiano-democratico Pieter Omtzigt.

“Il Pvv è il partito più grande”, ha esultato il leader dell’estrema destra, chiarendo che la sua formazione “non può più essere ignorata”. “Governeremo”. Promotore della Nexit, l’uscita dei Paesi bassi dall’Ue, nelle ultime ore Wilders, che da oltre quindici anni vive sotto scorta, aveva risalito la china di tutti i sondaggi continuando imperterrito nei suoi messaggi contro l’accoglienza dei migranti.

Pur allineata a Wilders nella volontà di limitare i flussi, la ministra della Giustizia uscente Yesilgoz alla vigilia del voto aveva escluso l’ipotesi di sostenerlo come premier. Nulle le possibilità di collaborazione con Omtzigt e Timmermans. L’ultima volta, per trovare un governo, a Mark Rutte servirono 271 giorni.