Gli Usa condannano Israele: l’aumento della violenza dei coloni contro i palestinesi è inaccettabile

guerra - Foto di Amber Clay da Pixabay

I Grandi del Mondo prendono le distanze da Israele. Gli ebrei stanno decisamente superando la linea rossa. “Sottolineiamo il diritto di Israele a difendersi”, ma “in conformità con il diritto internazionale”. Lo si legge nella dichiarazione congiunta della riunione dei ministri degli Esteri G7 a Tokyo, in cui si rinnova la richiesta del “rilascio immediato di tutti gli ostaggi senza precondizioni”. “L’aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi – denunciano i Ministri – è inaccettabile, mina la sicurezza in Cisgiordania e minaccia le prospettive di una pace duratura”.

Gli Stati Uniti condannano gli ebrei tant’è che il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha dichiarato che Israele non deve “rioccupare” Gaza. Blinken ha sottolineato che il momento per parlare del futuro della questione israelo-palestinese è “ora, non domani, non dopo la guerra”. “E’ necessario identificare obiettivi di lungo termine e un percorso per raggiungerli”. “In questo momento è difficile guardare avanti, ma seminare il caos e cancellare la speranza è proprio l’obiettivo dei terroristi, che minano così il futuro politico dei palestinesi. Non possiamo permetterlo”.

Sul diritto a difendersi di Israele, i ministri del G7 condannano “inequivocabilmente gli attacchi terroristici di Hamas e altri in tutto Israele iniziati il 7 ottobre 2023, nonché gli attacchi missilistici in corso contro Israele” ma sottolineano l’importanza che Tel Aviv agisca “in conformità con il diritto internazionale nel tentativo di prevenire che ciò si ripeta” e tornano a chiedere “il rilascio immediato di tutti gli ostaggi senza precondizioni”.

Il G7 chiarisce che i suoi membri “sono impegnati a lavorare a stretto contatto con i partner per preparare soluzioni sostenibili a lungo termine per Gaza e il ritorno a un processo di pace più ampio in linea con i parametri concordati a livello internazionale”. Inoltre dichiara che “una soluzione a due Stati, che prevede che Israele e uno Stato palestinese vivano fianco a fianco in pace, sicurezza e riconoscimento reciproco, rimane l’unica via verso una pace giusta, duratura e sicura”.

Inoltre i Grandi del Mondo affermano che “tutte le parti devono consentire il libero sostegno umanitario ai civili, compresi cibo, acqua, assistenza medica, carburante e alloggio, nonché l’accesso agli operatori umanitari. Sosteniamo le pause e i corridoi umanitari per facilitare l’assistenza urgentemente necessaria, il movimento dei civili e il rilascio degli ostaggi. Anche gli stranieri devono poter continuare a partire”. Viene poi sottolineata “l’importanza della protezione dei civili e del rispetto del diritto internazionale, in particolare del diritto internazionale umanitario”.