Saladini rompe il silenzio e torna a parlare a Sportitalia

L’ex presidente dopo oltre due mesi di silenzio, torna a parlare negli studi di Sportitalia e sgancia diverse bombe.

E’ un Felice Saladini particolarmente abbronzato, quello che si sottopone al fuoco incrociato di Michele Criscitiello, Xavier Jacobelli e del reggino Alfredo Pedullà. Dopo oltre due mesi di assoluto silenzio e latitanza dal Sant’Agata interrotti solo da scarni comunicati stampa per “comunicare” le bocciature di Cov.iso.c, Figc, C.o.n.i., Tar e relativi ricorsi, l’ex patron questa volta si è levato qualche sassolino dal sandalo….

La contestazione dei tifosi reggini ha raggiunto Milano

L’intervento di Felice Saladini presso gli studi milanesi dell’emittente Sportitalia, è iniziato con qualche minuto di ritardo a causa della contestazione dei tifosi reggini arrivati o di stanza a Milano. Dalle parole del direttore di Sportitalia stessa, Michele Criscitello, la contestazione sarebbe stata dura e quasi fisica.

Saladini: “in 10 mesi ho messo 15 milioni”

“C’è qualcosa di incredibile che non sta in piedi. Quando ho rilevato la Reggina il 18 Giugno dell’anno scorso, la società aveva 20 milioni di debiti ed era praticamente fallita. Mi accollo quel debito, pago subito 4 milioni per iscriverla e con tutti quei debiti, viene regolarmente iscritta. Questo passaggio non è da poco. Ricostruiamo ma i debiti tra Settembre e Novembre continuano a salire. Metto altri 6.5 milioni e poi prima il 20 Giugno onoro le altre scadenze federali con altri 5.4 milioni. In 10 mesi ho messo 15 milioni. Anzichè stare sui social a parlare come tanti, ho fatto. L’anno scorso con 20 milioni di debiti siamo stati iscritti, ora con zero debiti non siamo iscritti.”.

Credo nelle leggi dello Stato ed il Consiglio di Stato mi darà ragione

“Una situazione complessa, da comprendere. Ecco perché i tifosi, hanno tutte le ragioni del mondo a contestare, perché si trovano davanti una storia, un territorio. La Reggina non è una semplice squadra di calcio. A Reggio Calabria si vive di pane e Reggina ed io ne sono il primo tifoso. Abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare e, oggi, ricorrere al Consiglio di Stato non è comprensibile di fronte a una Legge dello Stato. Tantissimi poi mi sostengono e sostengono la Reggina, da persone a istituzioni. Tantissimi che conoscono la verità dei fatti e capiscono bene le Leggi dello Stato. Poi lo so che tanti sono incazzati. Mi aspettavo che questo sistema calcio potesse aiutare meglio un giovane imprenditore italiano, mentre invece ne sono stato rimasto vittima. E poi il famoso comunicato 169/a al paragrafo c recita: osservare, per quanto non diversamente prescritto dai suddetti provvedimenti, gli adempimenti di cui ai Comunicati Ufficiali n.n. 65/A, 66/A, 67/A del 9 novembre 2022 e n. 142/A del 15 marzo 2023, nei termini ivi previsti. In questi comunicati si riporta la possibilità di ricorrere alla legge salva aziende. Per questo e stando all’omologa, ho pagato quei famosi 750 mila euro, nei termini che la legge dello Stato mi consentiva e cioè entro 30 giorni dall’omologa del Tribunale di Reggio Calabria avvenuta il 12 Giugno u.s. Ho rispetto di Gravina e Balata, hanno una Federazione e una Lega da salvaguardare, ma penso che si poteva sfruttare quello che era il coraggio di un imprenditore.”.

Ho venduto ad un fondo inglese ed ho incontrato gli investitori fisicamente

” Quando ho capito che ero diventato un parafulmine di un sacco di vicende, ho deciso di vendere. L’ho comunicato a Marcello Cardona che, ringrazio per aver creduto in me ed al mio progetto e con il quale siamo in ottimi rapporti e, ho incontrato questo fondo inglese. Ho incontrato fisicamente anche 3 o 4 investitori. Nello studio del notaio, al momento dell’atto ho saputo che il fondo nominava come primo beneficiario il dottore Ilari. Lì non puoi essere d’accordo o non d’accordo (sulla persona). Il dottore Ilari fattura un milione ?? Dovete chiedere a lui. Sono amareggiato nel sapere che i dipendenti non percepiscono gli stipendi da mesi. Chi deve pagare gli stipendi ? La Reggina Calcio che ha un amministratore e la risposta mi sembra facile. Chiedete a lui. Io sono vicino a tutte quelle persone che con passione, in questo anno mi hanno aiutato.”.

Io vittima del sistema

“Mi aspettavo che questo sistema potesse premiare un giovane imprenditore che ha investito e invece sono rimasto vittima di un sistema che mi ha messo con le spalle al muro. Ho rispetto di Gravina e di Balata, però penso che si poteva probabilmente sfruttare quello che era il coraggio di un imprenditore italiano che ha voluto investire nel calcio della sua terra.”.

Io non mollo. “A Taibi una statua”

“Io sono sempre quello dell’anno scorso, che è andato a Formentera a convincere Inzaghi. A lui dirò sempre grazie per i risultati ottenuti insieme a squadra, staff e collaboratori. I playoff sono un grande risultato. Approfitto per ringraziare Inzaghi. Da come parlo non sembro l’ex presidente? Oltre il Consiglio di Stato sono disposto ad andare in Europa ed oltre per difendere la Reggina. Io sono qui. Sono il primo tifoso e lo faccio nel mio piccolo per la mia terra. Taibi è l’unico che è rimasto e continua tenere unite le fila tra squadra a società.”

Cardona ? Uomo di Stato

“Ringrazio Marcello Cardona che è uomo di Stato, che mi ha insegnato molto e lo ha fatto anche a mia moglie ed ai miei figli. La sua statura morale è stata riconosciuta anche dalla Lega di B che lo ha nominato vice presidente in una sua sezione. Oggi è troppo quello che gli stanno dicendo contro. Oggi devo dire ancora grazie a lui perchè in me ha riconosciuto un imprenditore onesto e leale.”. 

La clausola rescissoria del fondo

” La Reggina potrebbe tornare mia ? Nel contratto vi è una clausola che il fondo potrebbe utilizzare se la squadra non verrà iscritta al campionato di Serie B. Ripeto potrebbe.”