Come affrontare la crisi abitativa: le proposte più efficaci

magnetoterapia a casa

Stiamo vivendo in un periodo storico decisamente peculiare e di complessa analisi. Da una parte l’innovazione economica e sociale che deriva dal progresso tecnologico sembra fornire una soluzione utile a ogni problema, mentre dall’altra si trovano ancora intere comunità in condizioni disagiate e prive di diritti. Non stiamo parlando necessariamente dei Paesi più poveri del mondo o di quelli coi governi più stringenti. Anche in Italia l’emergenza abitativa è un problema ed è reale e sebbene siano stati fatti passi in avanti sia nel campo dell’edilizia sia in ambito delle politiche sociali, la crisi abitativa esiste e persiste e richiede una sempre più forte presa di coscienza e consapevolezza da parte di enti pubblici e privati.

In una società così avanzata come la nostra, abitare in modo dignitoso dovrebbe essere un diritto fondamentale e garantito a tutti. Ciò nonostante, la realtà dei fatti è ben diversa a causa di fattori avversi di varia natura che hanno portato persone di tutte le età a vivere in condizioni di precarietà abitativa. Con un mercato immobiliare così mutevole e poco accessibile tale fenomeno sembra acuirsi in maniera spaventosa. Vengono meno alloggi a prezzi adeguati e la disuguaglianza economica e sociale imperversa. Calamità naturali e crisi economiche rappresentano poi un’ulteriore fonte di avversità, rendendo la lotta alle disparità ancor più aspra.

Istituzioni e realtà collaterali private dovrebbero formulare politiche e programmi o iniziare progetti volti a garantire il diritto a una casa a tutti i cittadini. Sfortunatamente però non sempre ciò avviene e sono sempre troppo pochi i progetti particolarmente innovativi in grado di fronteggiare il disagio abitativo e offrire soluzioni di rigenerazione urbana conseguendo risultati importanti. Scopriamo, nelle prossime righe, quali sono alcune tra le proposte e le soluzioni più efficaci.

Social housing

La prima voce all’interno del nostro elenco riguarda l’edilizia sociale. Si tratta di un modello capace di racchiudere al suo interno numerosi progetti che prevedono la costruzione di alloggi a prezzi accessibili destinati alle persone con un reddito basso. Il social housing si rivela una soluzione particolarmente innovativa ed efficiente per far fronte all’emergenza abitativa, proprio come testimoniano le attività intraprese dal Fondo immobiliare Ca’ Granda a Milano. Il social housing mira a fornire abitazioni sicure e di qualità alle persone che non possono accedere dal punto di vista economico al libero mercato immobiliare. L’edilizia sociale si realizza tra enti pubblici e privati grazie a piani di investimento e finanziamenti agevolati.

Riqualificazione urbana

La riqualificazione delle aree urbane degradate attraverso piani di recupero da parte delle Giunte comunali o delle Regioni, potrebbe dare la spinta alle aziende private a investire nel recupero di edifici dismessi creando nuovi potenziali posti di lavoro o alloggi a prezzi accessibili. Inoltre, grazie alle opere di riqualificazione è possibile implementare la vivibilità di quartieri che versano in condizioni di degrado e sviluppare al tempo stesso comunità più coese, inclusive e aperte. La riqualificazione urbana si muove di pari passo e in maniera collaborativa con l’housing sociale, migliorando profondamente il tessuto urbano di determinati contesti.

Partnership tra enti pubblici e privati

Infine, possiamo citare la possibilità di agevolare le spese attraverso partenariati strategici tra enti pubblici e privati in grado di fornire terreni, finanziamenti, strutture, ma anche contribuendo nel dispendio di risorse per dare il via a nuovi progetti di edilizia sociale o arricchimento infrastrutturale. Con le partnership tra realtà pubbliche e private, intere aree degradate possono rifiorire, soprattutto grazie a investimenti e una condivisione delle responsabilità relative ai lavori e alla loro messa in atto.