“Armos”, il neonato archeoclub di Rombiolo presenta la sua carta d’identità

Domenica 11 a Pernocari (Rombiolo, Vibo Valentia), all’auditorium, dalle ore 18. Diversi gli esponenti del mondo culturale e archeologico rgionale che parteciperanno per l’evento

 

È la seconda associazione nel territorio del Vibonese costituita con finalità archeologiche e che è stata riconosciuta dall’Archeoclub nazionale. Un evento senz’altro significativo per una comunità come quella di Rombiolo che ha il suo cuore pulsante nella frazione di Pernocari. L’incontro si trerrà domenica 11 a Pernocari (auditorium piazza don Mazza, ore 18.00) ci sarà la presentazione di “Armos” che fa parte del l’Archeoclub d’Italia.

Per l’occasione saranno presenti diversi esponenti del mondo culturale, come Maria Teresa Iannelli (archeologa, già storica direttrice del museo Archeologico di  Vibo Valentia), Anna Murmura (presidente della sezione dell’Archeoclub di Vibo Valentia), Tommaso Tosti (archeologo). A presentare le finalità, i programmi e lo spirito che connota l’archeoclub di Rombiolo il presidente Nicola Mandaradoni e Marcella Sesil (archeologa e socio fondatore). Inoltre il sindaco di Rombiolo Domenico Petrolo. Si sottolinea che l’evento è stato patrocinato dal Consiglio regionale della Calabria, e grazie all’interessamento del presidente Filippo Mancuso, ci sarà l’impegno per dare un sostegno ai progetti e alle attività che verranno portati avanti.

Diversi gli obiettivi che si propongono i protagonisti di questa iniziativa. Il principale motivo che ha spinto con determinazione il neonato archeoclub a costituirsi e a farsi riconoscere a livello nazionale, è da ricercarsi nella scoperta di alcuni insediamenti rupestri che si trovano sparsi in diverse località del territorio comunale che sconfinano anche in altri comuni, che sono stati classificati di grande interesse storico. Da quanto hanno fatto trapelare chi ha compiuto queste ricognizioni e sulla base di giudizi di esperti del campo, si tratta di siti di rilevante valore. Per questa ragione sono stati interessati tutti i sindaci dei comuni limitrofi nella mappatura degli insediamenti.

Un lavoro impegnativo ma appassionante che dovrà essere esperito e disseminato, teso alla riscoperta delle risorse storico-culturali del territorio e a creare una sensibilità nella comunità verso il patrimonio culturale per far comprendere il valore e l’importanza nella costruzione del futuro ma che non può prescindere dal passato.