Calano i consumi di alimenti bio: l’analisi di Confai Bergamo

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“Il calo dei consumi di alimenti bio che ha caratterizzato il biennio 2021-2022 a livello nazionale rappresenta un campanello d’allarme per un comparto che da anni aveva fatto registrare una crescita costante sia per quanto riguarda le superfici coltivate che per il posizionamento di mercato”. Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec, ha commentato in questi termini la recente nota di approfondimento diffusa da Ismea circa il trend dell’agricoltura biologica nel nostro paese.
Secondo quanto riferisce l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Agroalimentare, al calo di consumi del 4,6% del 2021 si è aggiunto un dato altrettanto preoccupante relativo allo scorso anno. Nel 2022, infatti, il fatturato globale del comparto è aumentato solo dello 0,5%, il che rappresenta un dato negativo in un contesto inflazionario in cui i prezzi dei prodotti agroalimentari sono aumentati di oltre il 9% su base annua.

“Evidentemente, a poco più di un anno dalla pubblicazione della legge 23/2022 contenente misure per rilanciare la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico, non si riscontrano ancora risultati tangibili nonostante la normativa fosse nata con i migliori propositi”, sottolinea Enzo Cattaneo, segretario provinciale di Confai Bergamo.
Ad ogni modo, Cattaneo ricorda che a livello provinciale le imprese legate all’agricoltura biologica hanno continuato ad investire ininterrottamente durante gli ultimi 10 anni, grazie alla tenacia e alla professionalità di un gruppo di oltre 270 operatori attivi sul territorio.