Nuova possibile stangata sulla Juve: udienza presso il Tribunale Federale il 15 giugno

Max Allegri

Non è finito l’incubo per i tifosi della Vecchia Signora. Dopo i 10 punti di penalizzazione decisi in secondo grado dalla giustizia sportiva nei confronti della Juve, ci sarà il secondo atto della Procura Federale relativi all’inchiesta Prisma della Procura di Torino. Il secondo filone riguarda le manovre stipendi di Madama con i propri giocatori nel periodo pandemico, sulle partnership con altre società e sui rapporti con i procuratori, che ha vissuto tre giorni fa la notifica dei deferimenti. Ora è nota la data di celebrazione del processo sportivo. L’udienza presso il Tribunale Federale è fissata il 15 giugno, 11 giorni dopo la fine del campionato.

La Juve quindi non deve fare i conti solo con il -10 deciso ieri dalla Corte d’Appello Federale, ma attende possibili nuove sanzioni, al netto di eventuali provvedimenti Uefa. Non andato a buon fine un primo tentativo di patteggiamento, sulla richiesta bianconera solo di un’ammenda, è possibile che il verdetto del -10 crei le condizioni perché il club e la Procura Federale tornino a parlare di un accordo, come rimane possibile prima dell’inizio del dibattimento il 15 giugno. Il rischio serio, se si andasse a processo, che i tempi si allunghino oltre la fine della stagione del 30 giugno nel caso di eventuali nuovi ricorsi alla Corte Federale d’Appello e ancora al Collegio di Garanzia.

Per il secondo filone, alla società, a titolo di responsabilità diretta e oggettiva, viene contestata la violazione dell’articolo 6, mentre l’articolo 4.1, quello sulla lealtà sportiva, è contestato ad Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna, Paolo Morganti, Stefano Braghin e Cesare Gabasio. Le accuse sono: manovre stipendi spalmate in maniera illecita sui bilanci, rapporti irregolari con alcuni agenti di calciatori in particolare sull’ingaggio di giocatori minorenni, partnership sospette con alcuni club.