La pasta, bontà dai diversi formati

uomo italiano in possesso di zuppa tredizionale con pasta minestra

Buona, salutare ed aggregante: dici pasta e ti si apre un mondo fatto di gusto, benessere e convivialità che mette tutti d’accordo, sia grandi che piccini, grazie a quel linguaggio universale di cui essa è portavoce.

Simbolo italiano per eccellenza, la pasta accoglie, infatti, non solo con il suo sapore unico, ma anche con il suo essere un forte elemento di condivisione, che unisce abbattendo qualunque distanza e formalità.

Estremamente versatile, si presta a svariate ricette, così da dare libero sfogo alla propria creatività tra i fornelli e non annoiarsi mai. Merito anche delle diverse tipologie disponibili: più di 300 per la precisione, in base alla superficie, al formato o alla lunghezza, che si adattano allo specifica pietanza da realizzare nonché al palato del consumatore di turno.

Solo in relazione al formato c’è un vero e proprio imbarazzo della scelta, tra penne e spaghetti, fusilli e linguine, rigatoni e mezze maniche, per fare qualche esempio. E che dire delle pastine? In differenti opzioni, sono perfette servite in brodo o adoperate nelle zuppe, offrendo un primo piatto genuino e al contempo appetitoso.

In particolare, le pastine: semplicità e gusto

Ideali per far fronte alla stagione fredda, le pastine apportano i giusti nutrienti senza tuttavia mettere da parte il gusto. Profilandosi come un cibo attuale – nonostante rievochi i classici piatti delle nostre nonne – apprezzato non solo tra le pareti domestiche, ma anche nell’alta cucina. Con grandi chef che si ispirano a ricette della tradizione o attuano una rivisitazione in chiave creativa, dando validi spunti da introdurre anche in casa propria.

Numerosi sono infatti i formati pastine, utilizzabili per preparazioni differenti, così da poter regalare un tocco sempre diverso alla tavola. Qualche esempio? Le stelline, da cucinare in brodo e pensate soprattutto per i bambini grazie alla loro forma divertente, o i semi di melone, ottimi specialmente per minestre chiare come i consommé, con crostini di pane o verdure in sottili strisce quale accompagnamento. O, ancora, i quadretti, che guarniscono zuppe, creme e vellutate.

Tanta varietà, dunque, a livello di formati come pure di realizzazioni culinarie, non necessariamente circoscritte a quelle solite che generalmente si immaginano. E se si desidera qualche dritta in merito, non resta che proseguire nella lettura.

Come cucinarle? Alcuni suggerimenti

Per tradizione si gustano con brodo di carne o di verdure ed una spolverata di grana, aggiungendo eventualmente del tuorlo d’uovo cotto all’interno del brodo stesso o del formaggio sciolto. O, ancora, unendo qualche spezia insolita, se la sperimentazione è gradita. Ma le pastine risultano appropriate anche per altre preparazioni, rivelandosi un alimento leggero ma saporito, da sfoggiare in tante occasioni della vita quotidiana.

Questo tipo di pasta può infatti essere condito con burro ed olio d’oliva, basilico ed aglio per aromatizzare, per un primo piatto tra l’altro anche veloce, cosa che non guasta specie quando si è spesso in lotta con l’orologio. Come pure può trovare spazio in una gustosa e particolare insalata, resa tale da ingredienti stuzzicanti come pomodori e rosmarino. Per una pietanza in tal modo adatta ad ogni periodo dell’anno.

E per chi intende cimentarsi in ricette più elaborate e innovative, è bene evidenziare che le pastine possono altresì essere messe in forma in stampini individuali o in pratiche pirofile, realizzando ad esempio scenografici e saporiti fagottini. Per portate invitanti e allo stesso tempo chic, indicate persino in occasione di una cena con ospiti.